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L’Airc: «Grazie, Prof». Il ministro Lorenzin: «Ha insegnato alle donne come difendersi dal cancro»

Umberto Veronesi (Foto IPP)
Umberto Veronesi (Foto IPP)

Pochi istanti dopo l’annuncio della morte di Umberto Veronesi a Milano, all’età di 90 anni, sono già tanti i messaggi di cordoglio, di affetto e di stima che arrivano tramite le agenzie di stampa e soprattutto i social media.

«È un momento triste per AIRC, che perde il suo fondatore, e tutta la comunità scientifica. Ci sentiamo solo di dire “Grazie, Prof” #Veronesi». Così su Twitter l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, Airc.

«Grande scienziato, uomo di valore, ha insegnato alle donne come vincere e difendersi dal cancro», è l’omaggio su Twitter del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, allo scienziato e oncologo che ha rivoluzionato l’approccio della chirurgia per la cura dei tumori mammari. Veronesi ha infatti dimostrato come la tecnica conservativa della quadrantectomia garantisse livelli di sopravvivenza alle pazienti, purché abbinata alla radioterapia, analoghi a quelli ottenuti con l’intervento più invasivo di asportazione della mammella, la mastectomia.

«Umberto Veronesi è stato un grande uomo, uno scienziato e un medico che ha combattuto tutta la vita contro il tumore. Grazie per quello che hai fatto», dichiara Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura a Palazzo Madama.

Il premier Matteo Renzi ha ricordato Umberto Veronesi dal palco del comizio di La Spezia. Il premier ha interrotto per un attimo il suo intervento per rendere omaggio al medico scomparso: «È stato una delle figure più importanti della storia della medicina in Italia, ci mancherà molto e lavoreremo per continuare a ricordarne l’eredità».

“È stato una delle figure più importanti della storia della medicina in Italia, ci mancherà molto e lavoreremo per continuare a ricordarne l’eredità”

Matteo Renzi, presidente del Consiglio 

Affida invece le sue parole a Twitter il presidente del Senato, Pietro Grasso.
«Una vita dedicata alla lotta contro i tumori, un grande medico e un uomo libero. Ci mancheranno la scienza e le riflessioni di #Veronesi».

«Anche grazie a lui non parliamo più di male incurabile. Umberto Veronesi ha saputo dare a tanti uomini e donne nuove speranze di vita», scrive sui social la presidente della Camera Laura Boldrini.

Affida a Twitter le sue parole anche il capogruppo di Fi alla Camera Renato Brunetta. «Ciao Umberto #Veronesi, grande scienziato, grande uomo, grande amico. Cordoglio Forza Italia Camera per sua scomparsa».

L’Associazione Luca Coscioni
Oncologo, scienziato, ex ministro, ma anche anche un uomo impegnato in prima fila nelle battaglie per i diritti civili e per la ricerca scientifica. Così ricordano Veronesi in una dichiarazione Filomena Gallo e Marco Cappato, segretario e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica. «Salutiamo commossi un grande uomo e scienziato, punto di riferimento per le grandi speranze laiche del nostro Paese e non solo. Ricordiamo con gratitudine l’onore che ci ha fatto partecipando attivamente alla campagna referendaria sulla legge 40, a quella per l’eutanasia legale e per la legalizzazione della cannabis. Portiamo alle persone che lo amano le condoglianze di tutta l’Associazione Luca Coscioni».

Il sindaco di Milano
Il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala, commentando la notizia della morte, ha ricordato che «Umberto Veronesi è stato da milanese vero uno dei protagonisti della storia di Milano. Egli ha unito alla sue qualità di medico e di scienziato di fama mondiale una forte e decisa passione civica e politica. Milano e l’Italia piangono in lui la figura di un vero laico capace di costruire istituzioni che hanno alleviato il percorso della malattia di migliaia di persone. A tutti continuare la sua strada nel dialogo e nel rispetto delle idee di tutti».

A Veronesi, rileva invece Pier Giuseppe Torrani, presidente Airc, «si deve la nascita della Giornata per la Ricerca sul Cancro nel 1998, una delle attività più qualificanti di AIRC, che ancora oggi ogni anno informa la cittadinanza sui risultati raggiunti per la cura del cancro e sull'importanza di sostenere il lavoro
dei ricercatori».

Infine, il ricordo della sua Fondazione. «Andate avanti, perché il mondo ha bisogno di scienza e ragione». Sono queste le parole di Umberto Veronesi con cui la Fondazione che porta il suo nome ha voluto ricordarlo il giorno della sua morte. «Siamo tutti profondamente colpiti da questa dolorosissima perdita. Il Professore - sottolinea la Fondazione Veronesi - non aveva paura della morte, considerandola un evento naturale della vita. Da persona illuminata e fiduciosa nel futuro, ha voluto che la Fondazione continuasse a porsi grandi obiettivi da raggiungere».


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