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Dossier | N. 118 articoliReferendum costituzionale

Referendum, Cuperlo: Sì è scelta giusta, ma Renzi non divida Pd

«Voterò Sì al referendum. Rispetto Bersani e le sue posizioni, ma pur non essendo l'uomo delle certezze, sono convinto di aver fatto la scelta più giusta e
coerente con le mie azioni: voglio fidarmi del mio mio partito e del mio segretario». Lo dice Gianni Cuperlo (Pd), ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, commentando la sua firma all'accordo sulla riforma dell'Italicum.

Renzi non divida il Pd
«Se vincerà il No - ha aggiunto Cuperlo - credo che Renzi farà come ha detto: salirà al Quirinale e rimetterà il mandato».
«Il compito di chi guida la Sinistra - ha proseguito Cuperlo - è quello di unire le due anime che la compongono, quella del Sì al referendum come quella del No. Perchè come dice Obama, il giorno dopo il sole sorgerà di nuovo, anche in Italia». «Chi guida - ha spiegato poi l'esponente della minoranza Pd - deve lavorare anzitutto a tenere unito il suo campo, e Renzi ha sicuramente talento e capacità ma è passato dalla rottamazione alla divisione e chi divide la Sinistra è destinato a perdere».

Ceto medio si ribella, dobbiamo cambiare
«C'è una rivolta contro il potere costituito, contro l'establishment - ha aggiunto poi Cuperlo - e penso sia difficile per Renzi presentarsi come l'innovazione rispetto a tutto ciò che c'è stato prima. Viviamo un momento nel quale sono venute meno le sicurezze del ceto medio, che si ribella. E la sinistra fa fatica a intercettarlo. Dobbiamo cambiare anche noi».

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