Con il decreto fiscale ormai in vista del traguardo (su cui si vedano gli articoli a pagina 43) anche la manovra si prepara a entrare nel vivo. Oggi pomeriggio alle 16 scade il termine per il deposito degli emendamenti al disegno di legge di bilancio ed è atteso un fiume di proposte di modifica. Con una novità rilevante rispetto agli anni scorsi: i gruppi parlamentari dovranno comunicare gli emendamenti “segnalati” fin dalla scadenza per la loro presentazione. E, altra modifica rispetto al passato, non potranno essere più di 900: 450 per la maggioranza e altrettanti per l’opposizione. Con un paletto ulteriore rappresentato dalla possibilità di sostituire le proposte di modifica segnalate con altre non segnalate solo in presenza di una pronuncia di inammissibilità. Un appuntamento calendarizzato per martedì prossimo alle 11 con l’obiettivo dichiarato di concludere nella stessa giornata l’esame degli eventuali ricorsi.
In attesa di conoscere il contenuto dei ritocchi “di peso” che, come anticipato ieri su questo giornale, dovrebbero concentrarsi soprattutto sul corposo pacchetto previdenziale, sulle misure per le famiglia, sulle risorse per i rinnovi degli statali e sulle novità in materia di canone Rai è stata definita la scalettatura completa del suo iter. Le votazioni sul Ddl di bilancio in commissione alla Camera inizieranno giovedì 17 novembre. Il martedì seguente, 22, entro la sera è previsto il voto del mandato al relatore e giovedì 24 l’inizio dell’esame in assemblea. Contrattempi o ritardi permettendo.