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Calenda: un new deal per il Mezzogiorno

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Assemblea Nazionale per il Mezzogiorno

Calenda: un new deal per il Mezzogiorno

NAPOLI

«Serve un new deal per il Mezzogiorno, come per l’Italia e per l’Europa». Così il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda che ieri è intervenuto alla Assemblea Nazionale per il Mezzogiorno promossa da Regione Campania, Uniocamere Campania e Governo.

Un incontro che si è aperto con una proposta provocatoria del governatore della Campania Vincenzo De Luca: assumere 200mila giovani nella pubblica amministrazione per smuovere un Mezzogiorno che non si schioda dalle piccole percentuali di crescita, insufficienti a rimettere in moto l’economia e dare risposte alla società.

Calenda boccia la proposta del governatore poi chiarisce: «Non penso che il problema sia dare 200mila stipendi. Ma se, nel contesto di un new deal, pensiamo a investimenti pubblici e privati, e pensiamo anche ad assunzioni in una pubblica amministrazione che deve rinnovarsi per erogare servizi efficienti. e investire, allora sottoscrivo. Nel frattempo però va fatta una grande operazione di trasparenza e legalità». Per Calenda il Mezzogiorno non va considerato isolandolo dal resto del mondo, un mondo in cui , dice, «globalizzazione e innovazione vanno governate». Il ministro propone una ricetta che poggia su tre pilastri: una governance capace, investimenti pubblici e privati e trasparenza. Un progetto valido per tutta Italia, da attuare al Sud con una intensità maggiore. Poi Calenda aggiunge: «È giusto che il Governo faccia un percorso di abbassamento della pressione fiscale, penso che si debba poi ragionare sui regimi fiscali applicati alle piattaforme digitali ma è un ragionamento complesso che andrebbe fatto a livello europeo».

Alla mega convention napoletana hanno partecipato tra gli altri Renato Mazzoncini (Fs), che ha annunciato investimenti al Sud e una nuova centralità delle aree meridionali, e Mauro Moretti, che ha parlato di esigenza di forte competitività del sistema e del mondo delle forniture per poter competere su scala mondiale. E per chiudere il ministro dell’Interno, Angelino Alfano: «Il primo pilastro del piano per il rilancio del Sud è la lotta alla criminalità organizzata».

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