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Comunicato delle Rsu del Gruppo 24 Ore

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Attualità

Comunicato delle Rsu del Gruppo 24 Ore

Il Coordinamento delle Rsu del Gruppo 24 Ore, alla luce della nomina del nuovo consiglio di amministrazione, avvenuta nell'assemblea degli azionisti del 14 novembre, ribadisce l'urgenza di un confronto sui temi inerenti la procedura di ricapitalizzazione del Gruppo 24 Ore e sul Piano industriale 2016/2020.
Le Rsu, come ampiamente evidenziato in questi giorni, si riserveranno di valutare nel merito il contenuto del Piano, circa la sua coerenza con gli obiettivi sindacali fin qui esposti, con particolare riferimento a questioni inerenti il taglio del costo del lavoro, dichiarando inaccettabile qualsiasi “semplificazione” che non tenga conto del lavoro sindacale fin qui svolto.
Temi ampiamente sottolineati anche negli interventi effettuati nell'assemblea degli azionisti che pubblichiamo.

Intervento/1 Argentiero Tommaso
Signor presidente, signori consiglieri e sindaci, signori azionisti, interveniamo come rappresentanti sindacali dei dipendenti poligrafici del Quotidiano del Gruppo 24 Ore e, chi vi parla, come azionista.
Le vicende che stanno riguardando il nostro Gruppo, di estrema gravità e criticità, meritano una serie di analisi e severe riflessioni.
In prima battuta occorre fare una valutazione di natura generale.
La nuova stagione di Confindustria, si è aperta con la condivisa necessità di riformare il sistema delle relazioni industriali e dei contratti. Questa proposta è in parte la naturale evoluzione del “Protocollo sulla politica dei redditi e sull'occupazione, sugli assetti contrattuali, e sul sostegno al sistema produttivo” del luglio del 1993, che ha modificato profondamente le relazioni industriali nel nostro Paese: le fasi informative, di consultazione, e di contrattazione definiscono le regole e i comportamenti comuni.

Quanto emerso nel consiglio di amministrazione del 30 settembre, che ha disegnato uno scenario di solidità dell'Azienda totalmente opposto a quanto evidenziato alla fine del 2015, e confermato nella sua gravità con l'approvazione dei conti dei primi nove mesi dell'anno in corso, è una seria e profonda lacerazione non solo economica, ma anche di natura “politico-sindacale”.
In queste settimane, diversi sono stati i commenti, le voci, le opinioni sui fatti riguardanti il nostro Gruppo, in una esposizione mediatica senza precedenti.
Noi abbiamo fatto la scelta consapevole di non seguire la strada della semplificazione e dell'autoassoluzione che da più parti si è evidenziata.
Su questo punto portiamo a conoscenza un dato: nel 2008, anno in cui è cominciata la crisi del settore editoriale, il Gruppo occupava 2.255 dipendenti, oggi gli occupati sono 1.266 circa. E stato riorganizzato il perimetro dell'Azienda, e si è intervenuti pesantemente sul “costo del lavoro”. Tutto attraverso accordi sindacali.

Cosa non ha funzionato quindi? Lo abbiamo ampiamente e ripetutamente evidenziato. E tutte le questioni “irrisolte” sono ritornate drammaticamente sul tavolo. Potrebbe aiutare la rilettura di tutti i comunicati sindacali redatti dalle varie componenti negli ultimi anni, che aiuta a non confondere le cause dagli effetti; in un'operazione verità i cui elementi, per quello che ci riguarda, si ripropongono tutti.
In queste settimane abbiamo chiesto con insistenza tre cose: andamento della procedura di ricapitalizzazione, tenuta della situazione economico finanziaria, articolazione del Piano industriale.
Da domani, occorrerà dare risposte a queste istanze.
Auspichiamo che il dibattito che si è aperto in Confindustria, possa concludersi, e in tempi rapidi, con una posizione il più possibile unitaria dell'Associazione. Il Sole 24 Ore, per il prestigio che occupa nel panorama editoriale internazionale, non può essere o diventare il “campo di battaglia” delle diverse componenti confindustriali. Il rischio noi lo percepiamo. Occorre in questa fase esercitare il più alto senso di responsabilità.

E per finire, un'ultima annotazione: il primo obiettivo che dovrà porsi il nuovo consiglio di amministrazione è riportare il Gruppo editoriale nel ruolo che più gli compete, in termini di reputazione, immagine e credibilità. Sulle indagini in corso, della magistratura e della Consob, occorrerà essere perentori circa l'intenzione di procedere ad eventuali azioni di responsabilità riferibili ai precedenti amministratori, ovviamente qualora dovessero emergere conferme circa i reati oggetto di indagine.
Ringrazio per l'attenzione

Intervento/2 Filici Valentina
Buongiorno,
sono Valentina Filici dipendente/Azionista de Il Sole 24 Ore SpA rappresentante sindacale dei dipendenti Grafici Milano.
L'intervento che vado a leggervi è a nome della RSU e dei lavoratori che rappresentiamo in merito al punto 1.1) nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2016 - 2018 all' ordine del giorno.
In questi ultimi sei (6) anni abbiamo dato fiducia alla Società sulla base delle garanzie che ci erano state fornite che, oltre all'intervento sul costo del lavoro, ne sarebbero seguiti altri. Abbiamo quindi accettato di sottoscrivere accordi che hanno previsto inizialmente i prepensionamenti e negli ultimi tre anni la decurtazione di parte del nostro salario attraverso l'applicazione dei contratti di solidarietà.
Riduzione di collaborazioni, consulenze esterne ed eliminazione di tutti i benefits sono solo alcuni dei temi sollevati, ai quali sono state date poche risposte e mai risolutive.

Su più tavoli sindacali abbiamo chiesto le internalizzazioni di attività effettuate da società esterne. Se l'azienda avesse messo in pratica i suggerimenti disdettando i contratti in essere con i fornitori e ridistribuendo il lavoro tra i dipendenti, si sarebbero potuti risparmiare milioni di euro, ottenendo allo stesso tempo anche l' ottimizzazione delle risorse interne.
Anzi, in controtendenza a quanto previsto dal contratto di solidarietà difensiva, tutt'ora in essere, l'Azienda ha assunto decine di persone, nonostante il parere contrario della RSU.
Negli anni il risparmio sul costo del lavoro non è mai stato applicato in modo equo su tutte le categorie aziendali: alcune categorie sono state toccate in maniera marginale, altre per niente e, aspetto ancor più irragionevole, sono stati elargiti bonus nonostante l'andamento negativo dei conti del nostro Gruppo.
I numeri economici e finanziari dei bilanci di questi ultimi anni non hanno mai rispecchiato le dichiarazioni dei precedenti Presidente e Amministratore Delegato, il continuo produrre perdite e bruciare cassa era evidente, ma nessuno voleva affrontare la realtà.

Difatti nel corso di questi anni, il problema dell'andamento negativo dell'Azienda è stato affrontato più volte ai tavoli sindacali, anche attraverso duri scontri con i precedenti vertici aziendali che negavano anche l' evidenza, continuando a gestire l'Azienda in modo miope ed inefficiente.
Le promesse, le garanzie, le rassicurazioni del management aziendale, che ci preme ricordarvi essere ancora in gran parte presente in Azienda, si sono rivelate false, scusate se ci sentiamo presi un po' in giro.
L'Amministratore Delegato uscente, l'unico che rispetto alle ultime gestioni aveva iniziato a lavorare sul miglioramento dei conti del Gruppo portando alla luce la disastrosa situazione economica, verrà sostituito per una decisione di natura “politica” della proprietà. Ci auguriamo che venga fin da subito scelta una persona che possa proseguire su questa strada in totale contrapposizione rispetto alle vecchie gestioni inefficaci che ci hanno portato a questo punto.

Alcuni associati di Confindustria banalizzano la soluzione di tutti i problemi con il licenziamento di una parte dei dipendenti (Cit. verbale di Confindustria del 12 Ottobre 2016). I dipendenti di cui si parla non sono un numero, sono persone con alle spalle delle famiglie, che nonostante le continue difficoltà di questi anni hanno continuato a lavorare con professionalità e impegno, permettendo di limitare i danni e di evitare un disastro peggiore di quello attuale.
Sulla base di questo nostro intervento ci dichiariamo fin da subito contrari a qualsiasi tipo di azione che l' azienda vorrà intraprendere mirata al licenziamento dei lavoratori, ma comunque disponibili a collaborare per concordare un percorso che soddisfi gli obiettivi reciproci finalizzato a risanare i conti del Gruppo.

La Collaborazione sarà possibile solo quando ci verrà dimostrato, con i fatti e non solo a parole, che sono stati effettuati tutti gli interventi trasversali su tutte le voci del conto economico prima di chiedere ancora sacrifici ai dipendenti.
Chiedo che l'intervento venga messo a verbale a tal fine ne ho consegnato una copia.

Le Rappresentanze sindacali Gruppo 24 Ore
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