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Dalla legge di bilancio carico di 64 nuove misure

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Attualità

Dalla legge di bilancio carico di 64 nuove misure

Non è ancora diventata legge della Repubblica, ma già parte con un bagaglio non indifferente di decreti attuativi. Ed è probabile che entro fine anno, quando il Parlamento dovrà dare il via libera definitivo, i numeri siano destinati a salire. La manovra 2017 (che da quest’anno si chiama legge di bilancio) è nel vivo del dibattito parlamentare: ora si trova alla Camera e dovrà passare al Senato.

Il testo già prevede 53 misure attuative, alle quali vanno aggiunte le undici del decreto legge fiscale, collegato alla legge di bilancio. È, però, probabile che il passaggio parlamentare faccia lievitare il numero dei decreti applicativi. Basti pensare che l’anno scorso la legge di Stabilità 2016 è uscita dal parlamento con 155 misure attuative (oggi scese a 136 in quanto alcune norme hanno perso attualità). L’anno prima i provvedimenti attuativi si erano fermati a 119 (scesi ora a 94). Praticamente il doppio della Finanziaria targata Enrico Letta (a quota 77, diminuiti ora 65).

E se da gennaio prossimo si aprirà la partita dell’attuazione della legge di bilancio 2017, quella già in corso relativa alla legge di Stabilità 2016 è a metà percorso: sono 65 i provvedimenti adottati, su un totale di 136. La percentuale di attuazione, al 47,8%, fa un bel balzo rispetto al 28% di luglio scorso, ma ancora lontano dagli auspici del premier Matteo Renzi, che aveva ipotizzato di completare tutto il quadro di dettaglio entro lo scorso agosto.

All’appello mancano ancora 71 tra decreti della Presidenza del consiglio e dei singoli ministeri (compresa una serie di interventi decisamente minori). Di questi, 34 sono ormai scaduti. Ma di fatto, con l’ultimo sprint, le direttrici principali della manovra 2016 sono tutte impostate. Dopo nove mesi di attesa, ma con una validità allungata proprio per compensare il ritardo, sono arrivati i 500 euro per i 18enni. Così come si sono finalmente sbloccati a fine ottobre i contributi fino a 8mila euro per la rottamazione dei camper più inquinanti. Si avviano verso lo sblocco anche il decreto con i criteri per i finanziamenti agevolati per le imprese vittime di mancati pagamenti e gli indennizzi agli eredi per le vittime dell’amianto nelle operazioni portuali: entrambi i provvedimenti risultano adottati, anche se non ancora operativi in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.

Tra i provvedimenti mancanti, è fermo il credito di imposta per chi installa impianti di videosorveglianza: mancano le istruzioni operative per accedere ai 15 milioni stanziati a questo scopo (scadenza: marzo scorso). Inoltre, il contributo “baby sitter” per le neomamme libere professioniste, per il quale la Stabilità stanziava due milioni, non è mai stato definito in dettaglio e dunque resta inattuato. Altra misura dimenticata è quella per i genitori in difficoltà dopo la separazione. Si tratta del “Fondo al coniuge in stato di bisogno per l’assegno di mantenimento” a cui il giudice avrebbe potuto attingere per anticipare l’assegno di mantenimento da recuperare poi dal coniuge inadempiente. Ma la sperimentazione non è mai partita per l’assenza del decreto.

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