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Dossier Un lavoro stabile per due milioni

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    Un lavoro stabile per due milioni

    A quasi 20 anni dall’introduzione in Italia del lavoro in somministrazione, 7,5 milioni di persone attraverso questo canale hanno avuto accesso a un lavoro dipendente, con pari retribuzione, tutele e diritti rispetto a un tradizionale contratto di lavoro. Con un’accelerazione importante negli ultimi anni che, a fine 2016, dovrebbe traguardare a quota 675mila persone che hanno raggiunto l'occupazione attraverso questo percorso. Sono poi 2 milioni gli occupati che, dopo aver lavorato per un'agenzia per il lavoro, hanno sottoscritto un contratto a tempo indeterminato.

    Numeri a partire dai quali si ragionerà questo pomeriggio a Roma, presso la Sala Polifunzionale delle Scuderie di Palazzo Altieri, dove Assolavoro, associazione confindustriale delle agenzie del lavoro, in occasione del proprio decennale organizza il convegno «Di Lavoro e di Agenzie. Percorsi, evoluzioni, nuove sfide». Un forum che vede la partecipazione di Tiziano Treu, Roberto Maroni, Cesare Damiano, Maurizio Sacconi, Elsa Fornero ed Enrico Giovannini, personalità che negli ultimi 20 anni si sono succeduti al ministero del Lavoro, fino ad arrivare all'attuale ministro dell'esecutivo in carica Giuliano Poletti cui saranno affidate le conclusioni. Un'occasione per fare il punto sulle politiche di settore, analizzando anche le prospettive che si sono aperte con l'entrata in vigore del Jobs Act, la riforma del mercato fortemente voluta dal governo Renzi per favorire il passaggio dalle tradizionali politiche per il settore “passive” a quelle “attive”. Il tutto mentre il comparto continua a essere contrassegnato da una grande vivacità.

    L'accelerazione del settore
    Secondo i dati di Assolavoro i cui associati esprimono l'85% del giro d'affari di settore, le agenzie per il lavoro impiegano 10mila addetti in più di 2mila filiali distribuite sull'intero territorio nazionale. Più di 390mila i lavoratori impiegati nelle aziende clienti su base mensile (dati a settembre 2016) di cui oltre 38mila assunti a tempo indeterminato. Nel terzo trimestre 2016 il numero di lavoratori somministrati iscritti negli archivi Inail aumenta dell'1,1% rispetto allo stesso periodo del 2015. La variazione maggiore, rispetto al terzo trimestre 2015, si registra nei settori dell'istruzione (+18,5%), dei trasporti - che comprende l'attività trasporto merci, facchinaggio e magazzino - (+15,6%) e del commercio e riparazione di autoveicoli (+14,6 per cento). Una contrazione, sempre su base annua, nell'utilizzo di lavoratori in somministrazione si registra invece nei settori della pubblica amministrazione (-15%), dell'industria dei mezzi di trasporto (-12,45) e dell'industria del legno (-10,6 per cento). In aumento, in misura sensibilmente superiore al totale, il numero dei lavoratori assicurati all'Inail per la prima volta tramite lavoro somministrato: sono oltre 17mila nel terzo trimestre 2016, con un incremento del 12% su base annua. Le dinamiche settoriali evidenziano una progressiva crescita dei servizi e del terziario avanzato con un assestamento dell'industria che pesava nel 2008 il 56,8 e oggi arriva al 49,3 per cento. Solo nell'ultimo anno concluso, il 2015, i lavoratori tramite agenzia sono stati 640mila di cui 38mila con un contratto a tempo indeterminato. Per il 2016 le stime indicano un numero di lavoratori che avrà trovato occupazione con questa tipologia di contratto pari ad almeno 675mila unità, a fronte di un dato medio mensile di 370mila lavoratori impegnati in somministrazione. Quest'ultimo valore attesta nel 2016 una crescita dell'occupazione media mensile su base annua pari all'8 per cento.

    Dal “Pacchetto Treu” a oggi
    L'accelerazione del settore propria degli ultimi anni va a consolidare le performance che hanno caratterizzato il mercato dal 1997 - anno in cui il celebre “Pacchetto Treu” introdusse in Italia il ruolo delle agenzie del lavoro per quello che all'epoca si chiamava lavoro interinale - a oggi. Performance di riguardo: 7,5 milioni, per esempio, le persone che hanno avuto accesso a un lavoro dipendente, con parità di retribuzione, di tutele e di diritti rispetto al tipico contratto di lavoro. Le stime per singolo anno sulle stabilizzazioni portano a un totale di circa 2 milioni gli occupati che dopo aver lavorato per un'agenzia per il lavoro hanno sottoscritto un contratto a tempo indeterminato. Il tutto con un'attenzione particolare a concetti quali formazione e welfare, ambiti presidiati da Forma.Temp, fondo cui le agenzie destinano annualmente un importo pari al 4% delle retribuzioni erogate per attività formative finalizzate al placement, ed Ebitemp, l'ente bilaterale nazionale per il lavoro temporaneo che si occupa dell'erogazione di prestazioni aggiuntive di varia natura. Le risorse - tutte private – investite in questi 20 anni dalle agenzie attraverso Forma.Temp hanno consentito a circa 200mila persone l'anno di accedere a una formazione finalizzata e strettamente collegata al lavoro, con precisi obblighi di placement pari al 35 per cento. Le prestazioni di welfare aggiuntivo (dal rimborso delle spese sanitarie all'una tantum per la maternità e l'asilo nido, fino ai prestiti a tasso agevolato) erogate attraverso Ebitemp sono state oltre 90mila con una crescita annua, nell'ultimo periodo, molto sostenuta (+60% nel 2016 rispetto al 2014). L'anno scorso l'ente ha stanziato intorno ai 9,9 milioni per prestazioni di welfare. Se si sommano poi tutte le erogazioni che hanno avuto luogo dal 2003, arriviamo alla cifra di 90 milioni.

    @MrPriscus

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