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Circoncisione negli ospedali pubblici per 400 euro

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sanità e culture

Circoncisione negli ospedali pubblici per 400 euro

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La circoncisione rituale entra nelle strutture sanitarie pubbliche. I maschi di religione ebraica e di religione mussulmana potranno essere circoncisi ad un prezzo concordato di 400 euro in regime di attività libero professionale come prestazione extra Lea (Livelli essenziali assistenziali) grazie a un progetto “clinico culturale” che vede tra i sottoscrittori il Policlinico Umberto I di Roma, l'Associazione internazionale Karol Wojtyla, la Comunità ebraica di Roma e il Centro islamico culturale d'Italia. Il progetto coinvolgerà nel primo o anno i residenti nel Lazio - dove risiodono tra gli 80mila e i 120mila musulmani e nascono ogni anno tra i 600 e gli 800 bambini - e poi potrà essere esteso alle altre regioni.

Già la legge 101 del 1989, che ha approvato l'intesa tra l'Italia e le comunità ebraiche italiane, ha riconosciuto la conformità della pratica circoncisoria ebraica ai principi del nostro ordinamento giuridico. Un'apertura che il Comitato nazionale di bioetica ritiene debba essere estesa, per analogia, anche alle altre confessioni religiose che praticano la circoncisione.

Resta però una “pratica religiosa” e non un intervento “terapeutico”, e il medico che pratica la circoncisione nel sistema sanitario pubblico o privato convenzionato rischia una condanna per truffa, (sentenza 17441 dell'8 maggio 2007 della Corte di Cassazione).D'altra parte se questo intervento viene svolto senza le adeguate misure igienico-sanitarie può comportare complicazioni anche molto gravi, un rischio concreto dati gli elevati costi che il settore privato richiede per quest'operazione.

Si è scelto di consentire ai medici di religione ebraica o mussulmana di effettuare la circoncisione rituale in regime di libera professione perché così sarà un'attività da svolgere al di fuori dell'orario di servizio, ed inoltre si vuole evitare quanto già accaduto in Piemonte nel 2006, dove un progetto sperimentale sulla circoncisione è arrivato a registrare l'80% di obiezioni di coscienza.

Il progetto distingue tra circoncisione rituale mussulmana ed ebraica e il personale è già stato individuato.

Nel primo caso nel team sarà presente un chirurgo di religione musulmana, oltre a un chirurgo pediatra, un anestesista e un'infermiera. Per la circoncisione rituale ebraica il chirurgo esperto e rispettoso delle regole e delle tradizioni è stato indicato dall'ufficio rabbinico di Roma, in questo caso non ci sono pediatri perché l'operazione riguarda solo gli adulti convertiti, non si esclude però la futura estensione ai neonati, e infatti l'accordo prevede che «se in futuro sarà effettuata circoncisione rituale in neonati dovrà essere prevista una saletta per i festeggiamenti».

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