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Terremoto: dal Senato via libera al decreto, ora passa alla Camera

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Terremoto: dal Senato via libera al decreto, ora passa alla Camera

Con 194 sì, un solo no e 37 astenuti l'Aula del Senato ha dato il via libera al Dl che contiene le misure per il terremoto che ha colpito il Centro Italia il 24 agosto, con l'inclusione del secondo decreto legge varato dopo le ulteriori scosse del 26 e 30 ottobre . In dichiarazione di voto hanno dichiarato l'astensione Lega, Cor e Forza Italia.
L'Assemblea ha approvato tutti gli emendamenti presentati dalla commissione Bilancio, ad eccezione di quello sulla certificazione di agibilità, che è stato trasformato in un ordine del giorno. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera, che - secondo quanto stabilito dalla conferenza dei Capigruppo - lo esaminerà tra il 12 e il 15 dicembre.

Le misure
A parte alcune microcorrezioni, resta l'impianto del provvedimento varato dal Consiglio dei ministri per la gestione dell'emergenza, con misure di sostegno immediato come la sospensione delle imposte per i cittadini e le imprese residenti nelle aree colpite e la cosiddetta "busta paga pesante" (cioè lorda) per i dipendenti che risiedono nell'area. Tra le novità c'è la sospensione per sei mesi del pagamento di canone Rai, bollette telefoniche e polizze assicurative, oltre al divieto di installare nuove slot machine nei comuni colpiti fino al 31 dicembre 2017.

Un commissario straordinario e quattro vice
Il Dl prevede un commissario straordinario (Vasco Errani, già nominato dal Governo) e quattro vice-commissari nelle persone dei presidenti delle quattro Regioni interessate, Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Nel provvedimento, che contiene una normativa organica di intervento, sono contenute misure per la ricostruzione privata (si prevede un contributo del 100% nelle aree colpite per le prime e le seconde case), per la ricostruzione pubblica e aiuti alle popolazioni colpite e alle attività produttive delle zone interessate, con particolare attenzione al settore agro-alimentare, oltre a previsioni per il recupero dei beni storici e culturali. È stato deciso di non inserire in questo provvedimento misure relative a precedenti terremoti che avranno eventualmente spazio nella legge di Bilancio.
In allegato al provvedimento si individuano i Comuni che ricadono nel cratere: agli iniziali 62 Comuni si aggiungono, con il secondo decreto, altri 69 Comuni per un totale di 131. Sul punto il sottosegretario all'Economia, Paola De Micheli, ha sottolineato che le dimensioni del cratere non sono "inamovibili", attraverso il ruolo dei vicecommissari alla ricostruzione.

Alfano: garantiremo ricostruzione mafia free
La ricostruzione post terremoto sarà "mafia free". Lo ha sottolineato il ministro dell'Interno Angelino Alfano durante il suo intervento alla cerimonia per i 25 anni della Dia, ricordando il lavoro fatto per Expo proprio con la Direzione investigativa antimafia, la Dna, l'Anac, la procura di Milano e la prefettura che ha consentito di emettere 300 interdittive antimafia e tenere «sotto soglia i livelli di
infiltrazione» della criminalità organizzata negli appalti.
«Ora abbiamo una nuova sfida - ha aggiunto - evitare le infiltrazioni nel terremoto. Siamo sicuri di vincere anche questa sfida, per una ricostruzione mafia free».

Il ministro Martina: maggiore emergenza da ultimi 30 anni
«Il Governo è in campo per gestire l'emergenza fin dalle prime ore dopo il 24 agosto. La scossa del 30 ottobre ha molto complicato la situazione. Ad oggi ci troviamo davanti alla più grande emergenza sismica degli ultimi 30 anni. Solo per dare un parametro di riferimento basti pensare che gli allevamenti danneggiati sono passati da 300 a 3mila». Lo ha detto il ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina rispondendo in question time alla Camera.
«Per dare risposte concrete ad allevatori e agricoltori sono stati adottati due decreti urgenti e ordinanze specifiche della Protezione civile - aggiunge Martina - L'obiettivo prioritario è quello di garantire continuità produttiva alle imprese, attraverso ricoveri temporanei per gli animali e moduli abitativi container per allevatori e operai agricoli.

Anticipo del pagamento dei fondi Ue
«Fin dal 15 settembre - ha proseguito il ministro - per garantire liquidità alle imprese colpite abbiamo disposto attraverso Agea l'anticipo dei pagamenti dei fondi europei per un totale di 69 milioni di euro nelle 7 province colpite. Per agevolare le imprese agricole, abbiamo sospeso tutti i pagamenti dei mutui e credito agrario e il pagamento dei contributi di bonifica a loro carico». Inoltre «per la copertura del mancato reddito in particolare degli allevatori abbiamo stanziato 11 milioni di euro, prevedendo misure specifiche di aiuto alla zootecnia» ha proseguito Martina, aggiungendo che «abbiamo già stabilito la destinazione di 340 milioni di euro per un piano strategico di misure specifiche a sostegno del settore agricolo e agroalimentare, che verrà costruito insieme alle regioni e alle istituzioni locali».

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