È legge il decreto fiscale, dopo il via libera dell’Aula del Senato alla fiducia chiesta dal governo sul decreto fiscale, collegato alla manovra. Il sì di Palazzo Madama arriva con 162 voti favorevoli, 86 voti contrari e un astenuto. Il decreto, essendo stato approvato in un testo identico a quello che ha ottenuto il sì di Montecitorio, è dunque legge (a palazzo Madama il via libera alla fiducia coincide con l’approvazione dell’intero provvedimento).
Stop a Equitalia e rottamazione delle cartelle
Tra le principali misure, lo stop ad Equitalia con il passaggio delle funzioni all'Agenzia delle entrate-Riscossione, la rottamazione delle cartelle, la nuova edizione della voluntary disclosure, il cosiddetto ‘spesometro' trimestrale per l'Iva e l'abolizione degli studi di settore sostituiti con indici sintetici di affidabilità fiscale. Il Dl finanzia poi alcune spese indifferibili legate a fondo occupazione, missione in Libia, investimenti nella rete ferroviaria, accoglienza dei migranti, fondo per le Pmi, tax credit per il cinema.
Il relatore Del Barba (Pd): non solo Equitalia, misure per rilancio
«L'attenzione dei media e dei cittadini riguardo il decreto fiscale è stata in gran parte attratta dalla norma contenuta che sancisce lo scioglimento di Equitalia a partire dal primo luglio 2017. Si tratta di una misura molto importante, ma questo però fa passare in secondo piano le tante altre positive misure contenute nel provvedimento, a partire dalla definizione di un rapporto più stretto tra il Mef e l'Agenzia delle entrate, per individuare le risorse e definire le strategie per la riscossione». Lo ha detto il senatore Pd Mauro Del Barba, relatore del Dl in commissione, spiegando che nel provvedimento «c'è dell'altro: I dati delle fatture Iva dovranno essere obbligatoriamente comunicati all'Agenzia delle Entrate per via telematica ogni tre mesi, permettendo controlli incrociati più rapidi ed efficaci, mentre le comunicazioni dell'Iva ogni 3 mesi consentiranno un incremento del gettito complessivo superiore ai 9 miliardi.
Riaperti i termini per la voluntary disclosure
Del Barba ricorda poi che «saranno al massimo 4 le rate per le cartelle rottamate e in questa materia la 'definizione agevolata' garantirà per il prossimo anno un gettito erariale di 2 miliardi di euro». Il relatore spiega inoltre che con la nuova legge «vengono riaperti i termini della voluntary disclosure e verranno erogati 600 milioni per i centri migranti» e che «delle agevolazioni per il cinema si è molto parlato, ma vanno ricordati anche i quasi 600 milioni di euro che vengono spostati dal fondo per le salvaguardie degli esodati al fondo per l'occupazione e destinati al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2016».
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