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Pirelli, la bellezza che emoziona nel calendario firmato da Lindbergh

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le foto di 14 attrici

Pirelli, la bellezza che emoziona nel calendario firmato da Lindbergh

È stata una donna, non a caso, a interrompere la tradizione: per il calendario Pirelli 2016 Annie Leibowitz decise di non scattare fotografie di nudo, per quanto artistico, di famose modelle, optando per donne affatto ordinarie o normali, ma che avevano avuto successo non nella moda bensì nello sport, negli affari e nell'arte. Tra loro, la tennista Serena Williams e la comica Amy Schumer furono le uniche a posare in abbigliamento succinto, mentre Patti Smith e Yoko Ono, ad esempio, erano di tutto punto vestite.

Per il 2017 Peter Lindbergh ha fatto una scelta simile e diventa l'unico fotografo ad aver firmato tre calendari Pirelli: 1996, 2002 e 2017. Annie Leibowitz invece

aveva già scattato le immagini di quello del 2000, senza porsi il problema del nudo. Suonano quindi un po' strani alcuni commenti dello scorso anno, che definirono l'edizione 2016 “femminista”, anche perché ci sono altre tre donne nel palmares del calendario: Sarah Moon (1972), Joyce Tennison (1989) e Inez van Lamsweerde del duo Inez and Vinoodh (2007). E poi, a guardar bene la storia del calendario – concepito all'inizio degli anni ’60 da Derek Johnson, allora advertising manager di Pirelli - si capisce che la consuetudine delle fotografie di nudo venne solo in un secondo tempo e che nell'edizione del 1964, quella d'esordio, firmata da Robert Freeman, non c'erano né modelle né nudi.

Si potrebbe invece dire che le scelte dei fotografi e del committente rispecchiano umori e mutamenti della società e va ricordato che dal 1975 al 1983 la pubblicazione fu sospesa sull'onda della recessione mondiale innescata dalla crisi del petrolio.

“Non ho cercato di immortalare corpi perfetti, ma sensibilità ed emozioni, spogliando l'anima dei soggetti, che diventano quindi più nudi del nudo”

Peter Lindbergh  

Le ragioni della svolta le ha spiegate bene Lindbergh ieri a Parigi, in occasione della presentazione ufficiale del calendario: «Ho voluto utilizzare il Calendario 2017 per difendere un diverso tipo di bellezza. Il sistema attuale ne propone un unico tipo, fortemente collegato alla giovinezza e alla perfezione, poiché è un sistema basato sui consumi. Ma questa idea di bellezza non ha nulla a che fare con la realtà e con le donne. Ho cercato di trasmettere un altro messaggio, che la bellezza è molto di più di quanto oggi ci propone la pubblicità».

Il titolo scelto da Lindbergh per il suo calendario è “Emotional” (che significa emotivo, non emozionale, sottile, ma importante differenza): «Non ho cercato di immortalare corpi perfetti, ma sensibilità ed emozioni, spogliando l'anima dei soggetti, che diventano quindi più nudi del nudo».

Lindbergh ha scelto 14 attrici, quasi tutte, ha detto «amiche di lunga data»: Jessica Chastain, Penelope Cruz, Nicole Kidman, Rooney Mara, Helen Mirren, Julianne Moore, Lupita Nyong'o, Charlotte Rampling, Lea Seydoux, Uma Thurman, Alicia Vikander, Kate Winslet, Robin Wright, Zhang Ziyi. Alle attrici ha inoltre affiancato Anastasia Ignatova, docente di teoria politica presso l'università Statale di Mosca per le relazioni internazionali.

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