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Dossier Referendum, la vittoria del No su siti e giornali internazionali

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Dossier | N. 118 articoliReferendum costituzionale

Referendum, la vittoria del No su siti e giornali internazionali

Breaking news in tutto il mondo con la notizia della vittoria del No all'uscita dei primi exit poll sul referendum costituzionale in Italia.

El Pais titola: «Renzi perde il referendum», Sky News commenta con un tweet: «Renzi ha perso un referendum chiave». Il Financial Times: «Renzi si dimette dopo la sconfitta nel referendum». Il giornale economico inglese come secondo titolo nel sito web sottolinea come l’euro sia finito «sotto pressione» nella notte dopo l’annuncio del risultato.

Il britannico Guardian scrive «vittoria per la campagna del No», mentre la Bbc sottolinea che il presidente del Consiglio ha perso «con largo margine».

Anche France 24 dà la notizia, che le agenzie hanno immediatamente rilanciato, dalla tedesca Dpa («Gli italiani danno un colpo a Renzi»), alla France Presse, alla Reuters.

Il Washington Post dà la notizia delle dimissioni dopo la «sonora sconfitta al referendum». Riportano in apertura le dimissioni di Renzi anche El Pais, The Telegraph e la Cnbc.

GRAN BRETAGNA
Tra i media britannici la prima a reagire agli exit poll sul referendum italiano è stata la Bbc che sul sito, dopo un ultim'ora, dà come seconda notizia: «Il premier italiano Matteo Renzi ha perso il referendum sulle riforme costituzionali per un netto margine secondo gli exit poll».

«Gli exit poll italiani danno una batosta a Renzi». Questo il titolo di apertura del sito del Financial Times. Il quotidiano finanziario della City nelle ultime settimane ha seguito con grande attenzione la campagna referendaria italiana, lanciando allarmi sui rischi di destabilizzazione per il sistema bancario italiano in caso di vittoria del No.

Il britannico Guardian analizza con maggior impegno i possibili scenari politici: «Se da un lato si potrebbe profilare la vittoria del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni, dall'altro sembra improbabile che otterranno la maggioranza e quindi si farebbe strada un governo di coalizione. A quel punto, i grillini lavorerebbero per un nuovo referendum, questa volta per chiedere ai cittadini se restare nell'eurozona».

Il tabloid britannico Daily Mail titola sul referendum italiano con un gioco di parole accattivante ma apocalittico. «Ora tocca all’Italexit (gioco di parole sulla Brexit, il referendum sull'uscita della Gran Bretagna dall’Ue del 23 giugno scorso, ndr). L’Europa è colpita da una rivolta anti-estabilishment secondo gli exit poll che prevedono una sconfitta monstre per il premier italiano in un referendum che ora potrebbe regalare potere ai populisti che vogliono portare il Paese fuori dall’euro».

USA
Il referendum italiano sarà il terzo incubo a cui assisteremo, dopo la Brexit e l'elezione di Donald Trump? Se lo chiedeva la Cnn, che forzava per la vittoria del no. Se dovesse affermarsi questo esito- commenta l'emittente statunitense- il primo ministro Mattero Renzi «sarebbe costretto alle dimissioni, una grave crisi si abbatterebbe sul Paese» e infine l'Italia «sarebbe costretta a lasciare l'eurozona». Quindi, fa la conta dei problemi economici: debito pubblico crescente, stagnazione economica, affanno delle banche - viene citata la questione del Monte dei Paschi di Siena.

«L'Italia è sprofondata in una fase di incertezza politica ed economica» con la vittoria del No, sottolinea il New York Times, segnalando il rischio di «una rinnovata e verosimilmente contagiosa crisi finanziaria in Italia, dove le banche sono piene di crediti deteriorati e gli investitori, di cui hanno disperatamente bisogno, saranno cacciati dal ritorno dell'instabilità italiana». Una situazione, osserva il quotidiano Usa, che «certamente si riverberera' in tutta l'Unione europea già scossa dalla rabbia anti-establishment». Per il Nyt, la sconfitta di Renzi «dischiude non solo la prospettiva di una punizione sui mercati ma anche di un governo provvisorio, pieno di tecnocrati nominati dal presidente italiano. Un'altra possibilità è rappresentata da elezioni anticipate nel 2017, sebbene anche questo sia incerto perché la legge elettorale è all'esame della Corte costituzionale». Se si optasse per il voto anticipato, «il 2017 si profilerebbe come un anno cruciale per la storia dell'Unione europea con membri fondatori come Germania, Francia e potenzialmente l'Italia tutti alle urne - afferma il Nyt - con forti candidati populisti ed euroscettici in corsa».

FRANCIA
Le Monde, storica testata francofona, rilancia un articolo di analisi in cui Matteo Renzi viene definitivo «un kamikaze» della sinistra italiana, che ora sarebbe sul punto «di uscire dal Parlamento nello stesso modo con cui vi è entrato: per scasso». Per descrivere il personaggio, si torna a una sera qualsiasi del 1994, quando appena 19enne, apparve per la prima volta sul piccolo schermo come concorrente della Ruota della fortuna.

Decisamente meno catastrofista Radio France internationale, emittente francofona che segue con attenzione l'attualità del Bacino del Mediterraneo e africana: «È interessante notare che questo plebiscito non è solo una partita contro Renzi- si legge in un articolo -. Discutendo con cittadini di tutti i ceti, si nota che tengono a dare la loro opinione sul contenuto del quesito referendario, e sul senso della riforma».

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