«Le matite cosiddette “copiative” sono indelebili». Il Viminale interviene con una nota nella polemica scoppiata questa mattina sulla possibilità che le matite con le quali segnare il sì o il no sulla scheda elettorale potessero essere cancellate con una gomma. Il Viminale ha spiegato che da cinque anni si vota utilizzando matite Faber-Castell, prodotte e garantite dall’azienda e provenienti dalla Germania. Il ministero dell’Interno ha reso noto che ogni anno il Viminale acquista un certo numero di matite indelebili, «basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno».
Quest’anno acquistate 130mila matite
Nello specifico quest’ anno ne sono state acquistate 130mila matite dalla ditta Luca srl - aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania. Quest’anno ne sono state distribuite circa 80mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle Prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative. Il Viminale ha anche precisato che le Prefetture «possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti».
La denuncia di Pelù
Il caso è scoppiato questa mattina dal reclamo l’ex frontman dei Litfiba, Piero Pelù. «Il votante Pietro Pelù ha posto il problema che la matita per la votazione data in dotazione facendo una prova su un foglio risulta NON INDELEBILE», ha scritto nel reclamo, pubblicando sulla pagina Facebook ufficiale la foto del verbale firmato da presidente, vice presidente e segretario del seggio. In breve mgiliaia di messaggi hannp invaso i social e alcuni votanti a Catania si sono recarsi al seggio con un foglio di carta bianca e una gomma da cancellare.
Grillo: «Ho succhiato la matita, funzionava»
La vicenda delle matite cancellabili? «Eh, lo sapevo, ma i vecchi sanno come fare, noi anziani sappiamo come fare: nell’era digitale, succhiamo un attimo la matita», ha ironizzato Beppe Grillo. Il leader del M5S poi ha succhiato davvero la matita che gli era stata consegnata insieme alla scheda, prima del voto al seggio 617 di Sant’Ilario. «La matita funzionava», ha detto poi Grillo uscendo dal seggio e aggiungendo che seguirà lo spoglio a casa. «Dovremmo andare tutti quanti ad elezioni e rispettare quel che diranno gli italiani», ha chiosato il leader del M5S.
Salvini: non usate matite portate da casa
«Pazzesco! Cominciano ad arrivare segnalazioni (le prime da Roma e Mantova) di matite elettorali che si possono cancellare con una semplice gomma!», ha twittato Matteo Salvini pubblicato questa mattina. Si tratta di “irregolarità che sono state verbalizzate e in vari casi denunciate a Polizia e Carabinieri - afferma il leader della Lega - Se anche nel vostro seggio verificaste irregolarità (potete chiedere una prova al presidente di seggio prima di entrare in cabina), segnalatecelo! Occhi aperti e massima vigilanza. Non facciamoci fregare».Salvini ha anche avvertito di non usare « matite portate da casa, biro o altri materiali, ovviamente, ma semplicemente verificate la regolarità delle matite del seggio».
I sottosegretari Chiavaroli e Migliore: dichiarazioni improvvide
La senatrice Federica Chiavaroli, sottosegretario al ministero della Giustizia ha dichiarato che non c’è «nessun trucchetto come improvvidamente ha dichiarato l’onorevole Santanchè che, forse, avrebbe fatto bene ad evitare una polemica davvero di bassissimo profilo», ricordando che il Viminale ha «immediatamente chiarito» che le matite ai seggi sono indelebili. La deputata di Fi, Daniela Santanchè aveva attaccato Renzi e Alfano: «Hanno pensato a un altro dei loro trucchetti per taroccare la scelta degli italiani nelle urne? Ci auguriamo che il ministero dell’Interno attivi immediatamente tutte le azioni del caso per accertare la regolarità del voto». Su Twitter, Gennaro Migliore, sottosegretario alla Giustizia, ha scritto: «Ci rendiamo conto che un pezzo di questo Paese crede al complotto delle matite copiative?».
Dopo il "complotto dei frigoriferi", ecco la "congiura delle matite" (con annesso spot...) Pensi di aver visto tutt… https://twitter.com/i/web/status/805493825791729664
– Antonello Giacomelli(Antonellogiac)
Giacomelli: dopo il complotto dei frigoriferi la congiura delle matite?
«Dopo il 'complotto dei frigoriferi', ecco la 'congiura delle matite'. Pensi di aver visto tutto e ancora ti sorprendono». Lo scrive su twitter il sottosegretario Antonello Giacomelli.
A Isernia e Vibo interviene la Digos
A Isernia sul caso matite è intervenuta la Digos. Al seggio n. 17 di Isernia un’insegnante, Rita Farricelli, ha notato di aver ricevuto una matita identica a quelle copiative regolamentari usate per le votazioni, ma più sottile. Ha provato a cancellare il segno apposto sulla scheda referendaria nell'urna e si è accorta che il segno non era indelebile e ha segnalato il caso alla sicurezza sul posto. È intervenuta anche la Digos. Le matite sono state sequestrate e sostituite con matite copiative. Proteste degli elettori anche in diversi seggi della città di Vibo Valentia. La Digos è intervenuta in particolare nel seggio numero 6 posto nella zona alta della città. Analoghi problemi con le matite sono stati segnalati in altri seggi da alcuni presidenti. Diversi elettori per tali motivi si sono rifiutati di votare, mentre altri - dopo aver provato la matita su un foglio bianco e visto che si cancella facilmente - hanno fatto mettere a verbale tale circostanza. Matite non copiative anche nel seggio speciale del carcere di Vibo Valentia. In molti seggi in tutta Italia, compreso quello dove ha votato Beppe Grillo, all'istituto Marsano di Sant’Ilario a Genova, ci sono state contestazioni e controlli. La prefettura, dopo i controlli, ha confermato che «tutto si sta svolgendo regolarmente». Le matite, hanno fatto sapere, « funzionano alla perfezione». La prefettura ha reso noto di aver ricevuto una segnalazione anche da un altro seggio e di aver provveduto «al ritiro delle matite, riportate in magazzino anche se funzionanti e sostituite». Irregolarità sono state segnalate a Castenuovo di Porto.
© Riproduzione riservata