
7/7 Weidmann: non si interrompa il cammino delle riforme in Italia
Dopo il no al referendum costituzionale in Italia, il numero uno della Bundesbnak, Jens Weidmann, si preoccupa della volontà del nostro Paese di portare avanti le riforme. «Vi è da temere che l'attività riformatrice dell'Italia adesso torni a rallentare. E questo sarebbe uno sviluppo preoccupante non solo per l'Italia», ha affermato Weidmann in occasione di un convegno. Weidmann ha sottolineato che l'Italia registra già oggi una modesta crescita, un elevato debito e una montagna di crediti a rischio nei bilanci delle banche. Per questo è ancora più giusto che «la politica italiana invii segnali convincenti nel senso di affrontare alla radice i problemi dell'economia», ha rilevato Weidmann, che nel suo discorso si è anche detto contrario a un maggiore ruolo della Bce come risolutrice della crisi in Europa. «L'azione e la responsabilità devono ritornare in equilibrio», ha detto Weidmann, per il quale la responsabilità degli Stati per i loro bilanci deve essere rafforzata invece di mettere in comune i debiti in modo sempre maggiore.
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