![Matteo Renzi, presidente del Consiglio, e Sergio Mattarella, presidente della Repubblica (Ansa)](http://i2.res.24o.it/images2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/2016/12/08/Politica%20e%20societa/ImmaginiWeb/Ritagli/fa64a0944e9cf495c4e4a39d81888f0a-k65C--835x437@IlSole24Ore-Web.jpg)
Con il trionfo del «no» al referendum costituzionale del 4 dicembre è partito il conto alla rovescia della crisi di governo. La notte stessa del voto il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato le sue dimissioni, che il giorno successivo, dopo il colloquio con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha accettato di “congelare” fino all’approvazione della manovra.
Ma che cosa accade dopo il via libera del Senato, blindato dal voto di fiducia, alla legge di bilancio? La palla è tornata a Renzi, che ha confermato le dimissioni, accettate «con riserva» da Mattarella.
Ora il Presidente della Repubblica deve avviare le consultazioni per scegliere la persona a cui affidare il compito di guidare il nuovo Esecutivo; o, se non si trova la maggioranza, decidere di sciogliere le Camere.
Le strade aperte sono diverse e portano a scenari più o meno probabili: dal reincarico a Renzi al battesimo di un nuovo governo, fino alle elezioni anticipate.
Cosa succederà dall'approvazione della manovra di bilancio alla legge elettorale
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