4/5 Lega - FdI
IPOTESI GOVERNO
No a governissimi
Matteo Salvini e Giorgia Meloni, essendo stati tra i principali sostenitori del No al referendum, non vogliono neanche sentir parlare di governissimi. Il loro obiettivo è andare subito al voto per poter capitalizzare la vittoria al referendum. «Tra una settimana, se non ci saranno risposte chiare sul voto, noi scendiamo in piazza», ha detto Salvini
DATA DEL VOTO
Subito al voto
Salvini è stato chiaro: «Renzi vuole un governo con tutti dentro? Mai, la Lega non accetterà mai. Vogliono perdere altro tempo con la scusa della legge elettorale? Siamo pronti a raccogliere 1 milione di firme: voto subito». Al voto subito, quindi, anche con sistemi elettorali diversi tra Camera e Senato
LEGGE ELETTORALE
Collegi uninominali
Per la Lega l’ipotesi di ritorno al proporzionale è da scartare: il sistema sarebbe solo un modo per riproporre grandi coalizioni. Il sistema migliore per il Carroccio è il collegio uninominale, che garantisce un rapporto stretto eletto-elettore. Giorgia Meloni ha chiesto un tavolo del centrodestra per arrivare a una proposta unitaria sulla legge elettorale
ALLEANZE
Coalizione lepenista
Matteo Salvini, con la Lega e FdI, si vuole mettere alla testa di una coalizione di centrodestra ma senza riproporre l’alleanza degli anni passati. Le parole d’ordine sono quelle che in Francia porta avanti Marine Le Pen o la strategia che a sorpresa ha portato negli Stati Uniti all’affermazione di Donal Trump
PRIORITÀ ECONOMICHE
No euro e flat tax
Sono due le parole d’ordine della Lega dal punto di vista economico: la battaglia contro l’Europa e l’euro e l’introduzione di una flat tax. Quest’ultima prevede una tassa con aliquota unica del 15% studiata per salvaguardare le fasce più deboli e rispettare i principi di progressività
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