Italia

Migranti, Raggi in Vaticano: Roma è città dell'accoglienza

  • Abbonati
  • Accedi
summit sindaci europei

Migranti, Raggi in Vaticano: Roma è città dell'accoglienza

«Roma è una città aperta all'accoglienza, disponibile al dialogo, al centro di migrazioni e scambi sociali ed economici tra diversi popoli. Il popolo italiano si è abituato a questa presenza di culture, etnie e religioni diverse e ha manifestato nei secoli la sua disponibilità all'accoglienza. Questo ci aiuta, ma sappiamo bene che di fronte al livello di criticità dei nostri giorni dobbiamo fare di più». Lo ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, intervenuta questa mattina in apertura dell'incontro di sindaci europei «Europa, i rifugiati sono nostri fratelli e sorelle» che si tiene fino a domani in Vaticano.
Ad aprire l'evento promosso nei mesi scorsi dalle sindache di di Madrid Manuela Carmena Castrillo, dalla sindaca di Barcellona Ada Colau Ballano, e dalla sindaca di Parigi Anne Hidalgo, è stata stamattina proprio la Raggi, mentre domani alle 16 è prevista l'udienza del Papa.

Raggi: Roma vuole fare la sua parte, immigrazione è risorsa
«Roma vuole fare la sua parte nell'accoglienza di queste persone, perchè l'immigrazione è già una risorsa per la nostra città» ha aggiunto la Raggi, che ha ringraziato Papa Francesco «per questa iniziativa, che è un'ulteriore conferma del grande ruolo di stimolo e di persuasione morale del suo pontificato sui temi di carattere sociale e umanitario». «Probabilmente noi sindaci siamo quelli che in prima linea accolgono queste persone e si trovano ad affrontare questo problema - ha aggiunto Raggi parlando dell'emergenza migranti - e stiamo cercando di trasformare questo, generalmente inteso come problema, in una risorsa, perché sono persone che possono e devono lavorare e che devono integrarsi nella società
La sindaca ha quindi spiegato che a Roma «in questo momento stiamo attuando azioni concrete per trovare un'accoglienza per ogni singola persona che arriva e offrire una soluzione di maggiore stabilità rispetto a tende o rifugi provvisori: vogliamo che tutti possano avere un tetto sulla propria testa».«Sono centinaia i posti che abbiamo già messo a disposizione - ha aggiunto - ancora altre migliaia quelli per i quali stiamo lavorando insieme alle Istituzioni, anche attraverso la preziosa collaborazione di numerose associazioni no profit. Siamo al lavoro per dare vita a un hub, nei pressi di una stazione ferroviaria della città, che funga da primo luogo di informazione e orientamento».

Raggi: "Trasformare l'emergenza migranti da problema in risorsa"

Nelle periferie si rischia guerra tra gli ultimi
Nel suo discorso Raggi ha poi sottolineato che «atteggiamenti di chiusura verso l'altro, come quelli ai quali sfortunatamente ho assistito nei giorni scorsi anche nella mia città, offendono la nostra dignità di persone. Ma è nostro compito intervenire anche sul disagio delle periferie, troppo spesso abbandonate, dove si rischia di assistere ad una guerra tra gli ultimi». Il riferimento è alla famiglia di immigrati, legittima assegnataria di un alloggio popolare nel quartiere di San Basilio, che martedì scorso è rimasta vittima di un episodio di intolleranza da parte degli abitanti del quartiere proprio mentre stava entrando nell'appartamento. La famiglia è stata ricevuta ieri in Campidoglio dalla sindaca.

La sindaca di Barcellona: sospendere accordo Ue-Turchia
«Bisogna sospendere questo accordo, è contrario ai diritti umani agli impegni giuridici dell'Unione europea: non si può esternalizzare l'obbligo di accogliere i rifugiati». Così Ada Colau, sindaco di Barcellona, ha commentato l'accordo tra Unione europea e Turchia a margine del convegno in Vaticano. «Il Papa è una voce importantissima a livello internazionale - ha aggiunto la Colau - ed è molto importante che una voce del genere si sia schierata non solo a favore dei rifugiati» ma anche contro «le politiche capitalistiche ed economiche che stanno creando ingiustizia e diseguaglianza» .

Sindaci d'Europa a confronto
Il summit tra i primi cittadini delke città europee, analogo ad un incontro di sindaci sul tema dello sviluppo sostenibile (presenti, tra gli altri, i primi cittadini di Madrid, New York, Parigi, Rio de Janeiro, Roma, Milano, Napoli, Lampedusa) ospitato in Vaticano a luglio del 2015, verrà ospitato, anche questa volta, dalla Casina Pio IV, sede della Pontificia accademia delle Scienze sociali. Obiettivo del vertice è attirare l'attenzione internazionale sulla minaccia alla stabilità mondiale rappresentata dal crescente numero di rifugiati sul nostro pianeta, «un numero che - dicono gli organizzatori dell'evento - al momento supera i 125 milioni».Per questo «è necessario che i sindaci, in quanto autorità più vicine alla cittadinanza, mettano a disposizione le loro competenze per accogliere e regolarizzare tutti i migranti e i rifugiati - hanno scritto in in una lettera inviata ai colleghi europei lo scorso 29 settembre le sindache di Madrid, Barcellona e Parigi - così come è necessario che la voce dei sindaci venga ascoltata per promuovere la costruzione di ponti e non di muri».
Tra oggi e domani sono previsti gli interventi di numerosi sindaci, in particolare italiani e tedeschi, ma anche dalla Libia. Saranno presenti anche i primi cittadini di due luoghi-simbolo dell'immigrazione, Lampedusa e Lesbo, oltre ai rappresentanti delle maggiori città italiane.

Anci: chiari su impegno Comuni, ora Viminale risponda
«L'Anci ha già parlato chiaro sull'impegno dei Comuni per l'accoglienza dei migranti, ora attendiamo risposte dal Viminale che tengano conto delle nostre
proposte» ha sottolineato l'Associazione dei Comuni in una nota diffusa nel pomeriggio.
«Negli ultimi anni i flussi migratori, per ragioni ben note, sono considerevolmente aumentati - ricorda il presidente dell'Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro - e questo ha creato in alcune aree del Paese disagio alle comunità e ai sindaci. L'Anci in questi mesi ha lavorato sempre con grande senso di responsabilità e tenendo presente l'impegno dei sindaci. Per questo l'associazione, già diversi mesi fa, ha sottoposto all'attenzione del Ministero dell'Interno - prosegue Decaro - un piano per una distribuzione più equa fra i comuni, il rafforzamento delle commissioni per il riconoscimento dello status di rifugiato, la semplificazione delle procedure ed il miglioramento degli impatti del piano sui territori». «L'Anci ha più volte fatto presente che l'attuale sistema di accoglienza non è sufficiente e non risponde alle esigenze dei comuni e dei territori» rileva ancora il presidente Anci. E «la distribuzione dei profughi deve essere proporzionata alla popolazione residente, altrimenti si crea uno squilibrio che ricade sulla qualità dei servizi per i cittadini e per gli stessi migranti, che non possono essere spediti come pacchi in strutture ricettive e abbandonati».

© Riproduzione riservata