Italia

Gentiloni: «Governo in tempi rapidi. Facilitare riforma…

  • Abbonati
  • Accedi
Via alle consultazioni alla Camera

Gentiloni: «Governo in tempi rapidi. Facilitare riforma elettorale»

Il presidente del Consiglio incaricato, Paolo Gentiloni, alla Camera incontra la presidente Laura Boldrini (Ansa)
Il presidente del Consiglio incaricato, Paolo Gentiloni, alla Camera incontra la presidente Laura Boldrini (Ansa)

Il premier incaricato Paolo Gentiloni è a Montecitorio per le consultazioni con le delegazioni dei partiti, che si tengono nella sala del Cavaliere. Sono stati chiamati alle consultazioni gruppi della maggioranza e dell’opposizione, ma M5s e Lega hanno annunciato che non parteciperanno. Prima di incontrare i gruppi parlamentari il premier in pectore ha incontrato alla Farnesina alcuni
esponenti dell'attuale governo: i ministri Pier Carlo Padoan, Maurizio Martina, Carlo Calenda e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti.

Il calendario delle consultazioni
Domani alle 9,30 la delegazione di Fratelli d’Italia- Alleanza nazionale parteciperà alle consultazioni. Sempre domani mattina, alle 11.30, entrerà la delegazione di Fi formata dai capigruppo Renato Brunetta e Paolo Romani. Poi alle 12,45 sarà la volta della delegazione del Pd.

Dossier Mps e confronto con Bruxelles sulla manovra, le prime urgenze di Gentiloni

Pisicchio: non esiste un esecutivo a termine
Gentiloni ha subito incontrato negli uffici della Presidenza della Camera il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda e il presidente dei deputati Pd Ettore Rosato. Poi Pino Pisicchio e Massimo Artini, del gruppo Misto, sono stati i primi a entrare nella sala del Cavaliere per le consultazioni. Bisogna ristabilire un clima di civiltà politica, ha detto il presidente del gruppo misto Pino Pisicchio, bisogna porre mano alla legge elettorale, al conflitto di interessi, alla questione sociale. È da risolvere anche il problema delle banche. Per lui «non esiste un governo a termine o di scopo. Secondo la nostra Costituzione esiste solo il governo».

Artini (Al): no alla fiducia all’esecutivo Gentiloni
«La continuità della maggioranza - ha detto Massimo Artini, esponente della componente del Misto Alternativa libera-Possibile al termine del colloquio con Gentiloni - permette di assicurare la tenuta al governo e noi ribadiamo il nostro No alla fiducia. Certo, da parte di Gentiloni non è mancata la volontà di ascoltare le osservazioni da noi già fatte al presidente della Repubblica in particolare sul sociale, in un momento particolarmente grave e sulla necessità di intervenire su temi come il Monte dei paschi di Siena e la legge sul conflitto d'interessi».

Governo: chi e' il nuovo premier incaricato

Dellai (Des-Cd): scelta di saggezza di Mattarella
L'indicazione di Paolo Gentiloni come nuovo premier è una «scelta di saggezza» del capo dello Stato, secondo Lorenzo Dellai, presidente del gruppo parlamentare 'Democrazia solidale-Centro democratico' alla Camera. Secondo Dellai la crisi si avvia così a soluzione: «Un governo nella pienezza delle sue funzioni, che accompagni, tra l'altro, il Parlamento nella fase di revisione del sistema elettorale, garantendo il presidio delle emergenze finanziarie e dei passaggi europei e internazionali».

Verdini: incontro con Gentiloni è andato benissimo
«È andata benissimo», ha detto Denis Verdini dribblando i giornalisti al termine delle consultazioni alla Camera con il premier incaricato Paolo Gentiloni. La delegazione di Ala-Sc (oltre a Verdini c’erano Mariano Rabino, Francesco Saverio Romano e Pino Galati), ha lasciato la sala dei Cavalieri senza dire nulla. Verdiniani e zanettiani avrebbero ribadito la loro disponibilità a entrare formalmente nel governo. Si è parlato di un pressing di Ala-Sc per vedere riconosciuto nel futuro governo il proprio impegno a sostegno della maggioranza renziana.

Sinistra Italiana: no a fiducia, Parlamento si occupi di legge elettorale
In prima serata le consultazioni si sono concluse con l’ingresso nella sala del Cavaliere della delegazione di Sinistra Italiana composta dai capigruppo a Camera e Senato Arturo Scotto e Loredana De Petris. A Gentiloni «abbiamo ribadito gli auguri di buon lavoro», confermadogli al tempo stesso «che questo governo non avrà la fiducia di Sinistra italiana nè alla Camera né al Senato», ha spiegato Scotto ai cronisti , «perché si muove in continuità con il precedente governo che ha spaccato il paese». Due le priorità ribadite da SI a Gentiloni: «che sia il Parlamento a occuparsi della legge elettorale, superando l’Italicum», e che la lista dei ministri «segni una discontinuità» rispetto ai componenti del Renzi I.

Stamattina l’incontro con Grasso e Boldrini
Dopo aver incontrato a Palazzo Madama il presidente del Senato, Pietro Grasso, Paolo Gentiloni, che ha accettato con riserva l’incarico affidatogli dal presidente della Repubblica di formare un nuovo governo, ha incontrato a Montecitorio la presidente della Camera, Laura Boldrini.

Quirinale, le dichiarazioni del premier incaricato Gentiloni

Consultazioni brevi per una delle crisi tra le più rapide della storia della Repubblica, che si è aperta con le dimissioni di Matteo Renzi da presidente del Consiglio. Gentiloni potrebbe già domani pomeriggio tornare da Sergio Mattarella per sciogliere la riserva e presentare la lista dei ministri del governo. Il giuramento, e quindi l’assunzione formale dei poteri, potrebbe quindi svolgersi martedì.

Gentiloni incontra a Palazzo Madama il presidente del Senato Pietro Grasso (Ansa)

Un salto alla Farnesina prima delle consultazioni
Dopo un salto alla Farnesina per fare il punto sulla lista dei ministri da consegnare al capo dello Stato. Gentiloni ha iniziato a incontrare le forze politiche alla Camera per sciogliere la riserva in tempi brevi. E potrebbe domani pomeriggio recarsi al Colle per accettare l’incarico. Non è semplice la messa a punto della lista dei ministri, che dovrebbe contenere una serie di conferme, ma qualche novità.

Nuovo governo nel perimetro dell’attuale maggioranza
Il nuovo esecutivo dovrebbe essere sostenuto da una maggioranza composta da Pd, Ncd, Scelta civica. Verdiniani e senatori di Gal (in tutto 14) hanno comunque garantito il loro sostegno: da capire se faranno parte della compagine governativa o se, alla luce del “perimetro” delineato da Gentiloni, daranno solo un appoggio esterno. Nessun appoggio invece da parte di Forza Italia che, tuttavia, non si è detta contraria alla nascita di un governo, seppure Silvio Berlusconi abbia specificato che il suo partito non farà parte di nessun esecutivo. Nettamente contrari, invece, 5 Stelle, Lega e Fratelli d’Italia, che chiedono un immediato ritorno alle urne subito dopo la sentenza della Consulta sull’Italicum, attesa non prima del 24 gennaio. Se già lunedì Gentiloni porterà la lista dei ministri al Colle, ci sono i tempi “tecnici” per il voto di fiducia a Camera e Senato tra martedì 13 e mercoledì 14 dicembre. In tempo dunque per il Consiglio europeo previsto a Bruxelles il 15 dicembre.

Consapevole dell’urgenza
«Sono consapevole dell’urgenza di dare all’Italia un governo nella pienezza dei poteri - sono state le prime parole pronunciate dal premier incaricato Paolo Gentiloni al Quirinale - per rassicurare i cittadini e affrontare con massimo impegno e determinazione le priorità internazionali, economiche, sociali, a iniziare dalla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto».

Gentiloni arriva al Colle

Il lavoro compiuto da Sergio Mattarella durante le consultazioni sarà la base su cui si muoverà il presidente del Consiglio incaricato, Paolo Gentiloni, «per accompagnare, e se possibile facilitare, il lavoro delle forze parlamentari per definire con la necessaria sollecitudine le nuove regole elettorali».

“Ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscente”

Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio incaricato 

Gentiloni ha accettato l’incarico con riserva
Gentiloni ha accettato l’incarico con riserva. «Dalle consultazioni è emersa l’indisponibilità delle maggiori forze di opposizione di condividere la responsabilità di un nuovo governo», quindi «ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscente» ha dichiarato l’ex titolare della Farnesina, che ha assicurato che al più presto riferirà a Mattarella, consapevole «dell'urgenza di dare all'Italia un governo nella pienezza dei poteri». Nell’accettare con riserva l’incarico, Gentiloni ha ricordato che dalle consultazioni condotte dal capo dello Stato «è emersa la conferma della decisione di Matteo Renzi di non accettare un reincarico, in coerenza con l'impegno assunto nel corso della campagna referendaria». Una coerenza, che a suo avviso, «merita rispetto da parte di tutti».

© Riproduzione riservata