Italia

Un voto alle opportunità dei territori

  • Abbonati
  • Accedi
oltre i numeri

Un voto alle opportunità dei territori

Si vive meglio a Como, a Pisa o a Benevento? Ad Aosta, prima classificata 2016, o a Vibo Valentia, che però è all’ultimo posto della graduatoria? Ognuno di noi, da Nord a Sud, avrebbe una sua risposta. Chi vive a Vibo, o nella sua provincia, ne conosce i pregi e i limiti, esattamente come accade a chi vive a Pisa, ad Aosta o a Benevento.

Ma la classifica del Sole 24 Ore non intende affatto misurare la soddisfazione di vivere in un luogo piuttosto che in un altro.

Qualità della vita 2016: la mappa interattiva del Sole 24 Ore

La “felicità” è soggettiva (si lega anche agli affetti, al contesto familiare e amicale) e quindi difficilmente misurabile, mentre le opportunità sono oggettive e si possono contare. E sono quelle che emergono nell’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, che cerca di valutare le “qualità” dei territori – ovvero le 110 province – in termini di efficienza dei servizi pubblici, di quantità (e qualità) delle dotazioni infrastrutturali, di occasioni di lavoro, di sicurezza dei cittadini.

La classifica, costruita sommando i punteggi ottenuti dalle province nelle 42 graduatorie riferite a sei aree tematiche, altro non è che il tentativo di ridurre all’unità fenomeni molto complessi. Si tratta, evidentemente di una semplificazione statistica, ma – questo va detto – senza la presunzione di voler utilizzare i risultati per indicare la “provincia ideale”.

Il tenore di vita, la facilità nel trovare lavoro, la disponibilità di servizi pubblici (e la loro efficienza, dalla sanità alla giustizia), la sostenibilità ambientale, le occasioni di tipo culturale segnano, però, molte differenze tra un territorio e l’altro. L’indagine del Sole 24 Ore – quest’anno alla 27esima edizione – vuole intercettare e rappresentare queste peculiarità. Sapendo perfettamente che si può vivere bene anche da ultimi in classifica.

© Riproduzione riservata