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5/19 Andrea Orlando, ministro della Giustizia

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    il nuovo esecutivo

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    5/19 Andrea Orlando, ministro della Giustizia

    Chi è
    Quarantotto anni a febbraio, Andrea Orlando è stato nominato, in questa legislatura, prima ministro dell'Ambiente con il governo Letta e poi, con il governo Renzi, ministro della Giustizia. Nato a La Spezia, nell'88 diventa segretario della Federazione giovanile comunista, nel 2003 è chiamato nella Direzione nazionale dei Ds e poi entra a far parte della segreteria nazionale. Portavoce del Pd con Weltroni e poi Franceschini; parlamentare dal 2006, è stato responsabile Giustizia del Pd nella scorsa legislatura. Esponente di spicco della corrente interna al Pd “i Giovani turchi” è considerato un possibile candidato alla segreteria del Pd . Sabato 3 dicembre ha pubblicato un suo blog, “loStatopresente.eu”, con interventi, fra gli altri, di Giuliano Amato, Raffaele Cantone, Luigi Ferrajoli. Dopo il referendum ha richiamato il partito a riflettere sul senso della sconfitta e a rivedere il proprio progetto politico dando la priorità alle nuove disuguaglianze.

    Le priorità
    Il fronte della giustizia vede ancora in sospeso la riforma del processo penale, una delle più qualificanti nelle intenzioni del governo Renzi: 40 articoli (molti dei quali di delega) riguardanti tra l'altro temi scottanti come la prescrizione, le intercettazioni, il carcere. Il Ddl è rimasto bloccato al Senato, in Aula, per volontà di Renzi, contrario ad andare al voto (anche di fiducia) prima del referendum su un provvedimento divisivo sia all'interno della maggioranza che del Pd, e ciò malgrado le pressioni di Orlando e l'ok di Anm e avvocati. È invece ancora alle prime battute il Ddl di riforma del processo civile (sono in corso audizioni a Palazzo Madama) e sembra difficile che possa tagliare il traguardo. C'è poi il nodo personale amministrativo (gli emendamenti alla Bilancio per assumere 1000 cancellieri e 900 poliziotti penitenziari sono stati stoppati da Renzi/Boschi e quello sulla proroga delle pensioni dei magistrati: l'Anm ha sospeso la proclamazione dello sciopero in attesa di interventi del governo promessi da Renzi.

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