12/19 Giuliano Poletti, ministro del Lavoro
Chi è
E' il ministro che, nel governo Renzi, ha varato il Jobs act, e tutti gli otto decreti legislativi delegati, che hanno modificato, in larga parte, il diritto del lavoro in Italia. Prima di far parte dell'esecutivo Renzi è stato presidente di Legacoop Nazionale e dell'Alleanza delle Cooperative, il coordinamento unitario nazionale costituito dalle organizzazioni di rappresentanza della cooperazione AGCI, Confcooperative e Legacoop.
Priorità
Quattro le priorità per l'inquilino del dicastero di Via Veneto a Roma: intanto, far decollare, e velocemente, le nuove politiche attive. L'Agenzia nazionale (Anpal) introdotta dal Jobs act è a tutti gli effetti operativa e a Natale dovrebbe partire la prima sperimentazione dell'assegno di ricollocazione, il nuovo strumento, un voucher, per aiutare i disoccupati a riqualificarsi e a trovare un nuovo impiego.
L'Agenzia, guidata da Maurizio Del Conte, è autonoma, ma, gioco forza, bisognerà coordinarsi il titolare del Lavoro; e anche con le Regioni, visto l'esito del referendum del 4 dicembre scorso che ha stoppato la semplificazione del Titolo V della Costituzione. La seconda priorità è la gestione delle crisi aziendali, considerato che a fine anno spariranno due importanti ammortizzatori sociali, la mobilità e la cassa integrazione in deroga. A settembre Confindustria e sindacati avevano presentato all'allora governo Renzi un pacchetto di proposte, ricevendo, finora, solo parzialissime risposte. La terza priorità è la conversione in legge del Jobs act degli autonomi: il provvedimento è stato approvato con largo voto favorevole bipartisan dal Senato, ma ora è in stand-by alla Camera. Toccherà al ministro del Lavoro “accelerare” l'iter. C'è poi da definire la sorte di Garanzia giovani nel 2017, dopo che l'Europa ha deciso di ri-finanziare il programma di sostegno agli under29 “Neet” (giovani che non studiano e non lavorano). Qui in ballo ci sono diversi di milioni di euro, e bisognerà capire come saranno finalizzati per rilanciare Youth Guarantee, che solo negli ultimi mesi sta iniziando a far vedere timidi effettivi positivi.
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