13/19 Valeria Fedeli, ministra dell'Istruzione
Chi è
Sindacalista della Cgil per oltre trent'anni e attualmente vicepresidente Pd del Senato. Nel 2012 ha lasciato il sindacato per candidarsi nelle liste del Partito democratico come capolista in Toscana per il Senato della Repubblica Ha partecipato alla Leopolda di Renzi. Tra i vari disegni di legge presentati come primo firmatario si ricorda quello per l'istituzione di una Commissione parlamentare sul fenomeno dei femmicidi e dei femminicidi che raccolse tra i cofirmatari l'appoggio di molti esponenti di forze politiche anche di opposizione.
Le priorità
Sulla scuola, resta da capire cosa succederà alle nove deleghe attuative della Buona Scuola, finora rimaste sulla carta. Va poi decisa la sorte del concorsone presidi: doveva arrivare a fine anno, ma ora è tutto fermo. Con il rischio di trovarsi a settembre il solito boom di istituti retti a reggenza. Tra le prime priorità per quanto riguarda l'università c'è l'attuazione delle diverse misure previste dalla legge di bilancio. In particolare l'avvio della no tax area per gli studenti più indigenti e l'assegnazione di 270 milioni ai migliori dipartimenti universitari. Da capire anche il destino del decreto sulle 500 cattedre Natta, un provvedimento contestato dal mondo accademico che punta alla chiamata diretta dei migliori cervelli italiani o stranieri. Il decreto è ancora atteso in Parlamento per i pareri di rito e il governo Renzi puntava ad approvarlo definitivamente dopo il referendum. Infine sulla ricerca c'è da attuare il riordino degli enti di ricerca previsto da uno dei decreti della riforma Madia oltre a far partire i bandi previsti dal piano nazionale della ricerca 2015-2020.
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