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Accordo con Pimco e Fortress sugli Npl

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Accordo con Pimco e Fortress sugli Npl

  • –Carlo Festa

UniCredit firma due accordi per la cessione di un portafoglio di crediti in sofferenza italiani di 17,7 miliardi di euro.

Le transazioni sono parte del progetto per accelerare la riduzione del portafoglio “non-core” dell’istituto e sono state stipulate, da una parte, con Fortress Investment Group e dall’altra con Pimco. Comporteranno i trasferimenti di due importanti portafogli di crediti in sofferenza in nuove società costituite e indipendenti, in cui UniCredit manterrà tuttavia una partecipazione di minoranza.

Ciascuno dei due veicoli sarà gestito dai rispettivi partner di investimento, cioè Fortress e Pimco, che deterranno le relative maggioranze. Così dopo la recente cessione di partecipazione del 40% nella polacca Pekao e la vendita di Pioneer al gruppo transalpino Amundi, le transazioni sono rivolte a rafforzare ed ottimizzare la struttura di capitale del gruppo, migliorarne la redditività e, secondo quanto indicato dall’istituto, «mantenere allo stesso tempo la flessibilità strategica necessaria a cogliere le opportunità di creazione di valore».

Le operazioni comportano il trasferimento di crediti lordi per un ammontare complessivo (alla data del 30 giugno 2016) di circa 17,7 miliardi di euro. Il completamento delle operazioni è soggetta alle consuete condizioni e si punta a chiudere entro la fine della prima metà del prossimo anno.

L’aumento di capitale da 13 miliardi, che Unicredit sembra pronto a lanciare il prossimo anno (con Deutsche Bank, Citigroup, Credit Suisse, Goldman Sachs e Hsbc) , unito all’incasso delle recenti dismisssioni, ottimizzeranno la struttura di capitale del gruppo, anche per far fronte a possibili svalutazioni sul mega-portafoglio di sofferenze.

Fortress e Pimco sono due attori finanziari con relazioni abbastanza strette con il mondo Unicredit.

Fortress, infatti, ha vinto nel 2015 la lunga asta per Uccmb, la piattaforma di gestione delle sofferenze proprio di Unicredit.

Questa stessa piattaforma ha poi cambiato nome ed è diventata doBank, controllata di Fortress che, tramite un recente riassetto societario, controlla Italfondiario, l’altro servicer italiano dell’investitore americano. La gestione di questo nuovo portafoglio di casa Unicredit sarà probabilmente lasciata a doBank.

La stessa Pimco ha con Unicredit una relazione positiva in termini di operazioni comuni. Qualche giorno fa proprio Pimco ha chiuso (assieme a Gwm e a Roma Finance) l’operazione sul portafoglio (chiamato Sandokan) di Unicredit, transazione da 1,4 miliardi di euro iniziata lo scorso anno.

UniCredit si è avvalsa di Morgan Stanley e UniCredit Cib come advisor finanziari, mentre l’americana Fortress è stata assistita da Mediobanca.

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