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Caso Marra, Raggi: «Abbiamo sbagliato ma andiamo avanti».…

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terremoto in campidoglio

Caso Marra, Raggi: «Abbiamo sbagliato ma andiamo avanti». Grillo alla sindaca: vanno verificati gli atti

L’ arresto di Raffaele Marra, da mesi al centro delle cronache cittadine per il presunto potere di condizionamento sulle scelte della sindaca Raggi provoca l'immediata reazione dei vertici delle forze politiche sia a livello nazionale che locale, con in prima fila Pd, FI, Lega e FdI compatti nel chiedere l dimissioni della sindaca. Messa alle strette, Virginia Raggi ha preso posizione a metà giornata con una brevissima conferenza stampa in Campidoglio in cui ha confermato la «piena fiducia nel lavoro della magistratura: faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per fare luce» collaborando con i magistrati «a partire dalle nomine. Lo faremo, per quanto lo abbiamo sempre chiesto il supporto sia dell'Avvocatura comunale sia dell'Anac». Poi ha chiesto scusa «nei confronti dei cittadini romani, del movimento e di Beppe Grillo che aveva manifestato qualche perplessità».

In serata Grillo, dopo una giornata di incontri con un drappello di parlamentari e alcuni consiglieri comunali di telefonate con Raggi, ha detto alla sindaca che «vanno verificati tutti gli atti fatti da Marra». Dunque nei prossimi giorni Raggi procederà a passare al setaccio tutte le carte firmate da Raffaele Marra in qualità di dirigente comunale.

«Ci siamo fidati di Marra e probabilmente abbiamo sbagliato»
«Ho appreso con sorpresa dell'arresto di Marra per fatti che non riguardano questa amministrazione», ha proseguito schivando le domande della folta platea di giornalisti: «Noi ci siamo fidati di Marra e probabilmente abbiamo sbagliato». Comunque «il mio braccio destro sono i cittadini romani. Andiamo avanti con serenità», ha aggiunto la sindaca confermando l'intenzione di rimanere al suo posto e di sostituire immediatamente il funzionario sotto inchiesta. Marra «è uno dei 23mila dipendenti e non un esponente politico» del M5S, ha spiegato Raggi, citando a conferma del suo impegno contro la corruzione la mozione contro gli affitti d'oro dell'immobiliarista Scarpellini, uno dei suoi primi atti da consigliera comunale di opposizione nel 2013. Atto che «ha consentito di far risparmiare milioni di euro ai cittadini Roma».

Lombardi: fiera di stare dalla parte giusta
Intanto nel pomeriggio la deputata M5S Roberta Lombardi, arrivando arrivando assieme al collega del movimento Massimo Baroni all'hotel Forum di Roma per incontrare Beppe, ha dichiarato: «I fatti parlano oggettivamente. Io sono molto fiera di stare dalla parte giusta». Lombardi ha sempre contestato l'arruolamento di Marra - da lei definito il «virus che ha infettato il movimento» e arrivando fino allo scontro con la sindaca Raggi e alle dimissioni dal direttorio M5s.
Oltre a Lombardi, hanno raggiunto Grillo al Forum anche Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, i responsabili comunicazione e alcuni parlamentari del Movimento.

Le proteste in Rete degli attiviti M5S
Il video con le scuse della sindaca, postate senza alcun commento sul blog di Grillo non bastano però a calmare le acque all'interno del Movimento. L'agitazione si riflette sulla chat degli attivisti, caldissima fin dalle prime notizie dell'arresto di Marra, in un susseguirsi di richieste di un cambio di rotta e appelli al “garante” Beppe Grillo perché sospenda la Raggi togliendole l'uso del logo del Movimento. In Rete poi la protesta esplode in una girandola di commenti praticamente tutti in negativo sulle scelte di Virginia Raggi: c'è chi chiede esplicitamente le sue dimissioni e chi contesta l'uso dei videomessaggi e chiede una consultazione immediata della base.

Orfini (Pd): Grillo politicamente corresponsabile
Nel Pd, principale partito di opposizione a Roma, a guidare la carica al Campidoglio è il presidente del partito Matteo Orfini. «Prima le tardive dimissioni della Muraro, poi le perquisizioni in Campidoglio, oggi l'arresto di Marra», ricorda l'esponente Pd in una nota diffusa a tempo di record: «Quando dissi che stavano riciclando il peggio, quando raccontai i legami pericolosi di questa gente, Grillo, Di Battista e Di Maio mi insultarono. Oggi non chiederanno scusa. Perché sono politicamente corresponsabili».

Su twitter, rincara la dose il sentore dem Stefano Esposito: «Arrestato Raffaele Marra strettissimo collaborare di Virginia Raggi e da lei sempre difeso e tutelato. Beppe Grillo ora cosa ci dici?». Twitta un commento a caldo anche la senatrice dem Maria Spilabotte, vicepresidente della Commissione Lavoro, eletta nel Lazio: «Curioso che la sindaca Raggi abbia per mesi fatto una sola cosa a Roma: cercare di blindare Muraro e Marra. Alemanno è ancora sindaco della Capitale?».

Il M5S si interroga su caso Marra, flashmob a Siena senza parlamentari
L'ultimo, clamoroso sviluppo dell'inchiesta Enasarco scuote dalle fondamenta il Movimento 5 Stelle, con una ricaduta immediata sulla mobilitazione di parlamentari e militanti grillini per la crisi Mps: prima annullato all'ultimo minuto, il flash mob in programma oggi in piazza Salimbeni a Siena alle 15 è stato poi confermato dagli attivisti M5S senesi, ma non vedrà la partecipazione nè dei parlamentari pentastellati nel del lader Beppe Grillo, come previsto inizialmente. A rischio anche la trasferta degli attivisti per il flash mob di domenica in Val di Susa.

E nel Movimento riaffiorano le divisioni
Le fibrillazioni interne seguite all'arresto di Marra mettono anche in evidenza qualche crepa tra le varie anime dei grillini, come conferma il tweet messe in evidenza del deputato Michele Dell'Orco: «Penso che oggi qualcuno dovrebbe chiedere scusa e ringraziare Carla Ruocco e Roberta Lombardi». Il tweet si riferisce alle dure critiche che le due colleghe di partito avevano mosso proprio nei confronti di Raffaele Marra, oggi arrestato, definito «il virus che infetta il Movimento». Un altro parlamentare M5S, Elisa Bulgarelli, prende invece spunto dalla vicenda per sollecitare le scuse a Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, ormai fuori dal Movimento 5 Stelle. «Qualcuno sostenuto oltre ogni ragionevole dubbio, qualcuno non sostenuto per dubbi creati ad arte», scrive Bulgarelli, vicina a Pizzarotti e piu' volte critica nei confronti del Movimento. «Delle scuse a Federico sarebbero un grande gesto di umiltà e di crescita», conclude.

Fico (M5S): «Non c'è ombra di dubbio che sia una cosa gravissima»
«Adesso ci riuniamo tutti quanti e tireremo fuori una linea senza problemi, è giusto che la magistratura faccia il suo corso. Non c'è ombra di dubbio che sia una cosa grave, gravissima», ha commentato il presidente pentastellato della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico ai microfoni di Sky Tg24. «Dal Movimento 5 Stelle non si puo' che pretendere rigore», aggiunge il senatore Nicola Morra. Ostenta tranquillità il capogruppo M5s in Campidoglio, Paolo Ferrara, che ad una pausa dei lavori dell'Assemblea capitolina ha spiegato «Marra non è un politico ma un esponente tecnico. Di fatto lo sostituiremo come è giusto che sia». Insomma, «aspettiamo la magistratura», ma «il problema non c'è».

Ghera (FdI) e Bergamini (FI): Raggi si dimetta
Dal centrodestra attacca l'amministrazione comunale capitolina il capogruppo di Fdi-An in Campidoglio, Fabrizio Ghera, che chiede le dimissioni immediate della sindaca Raggi. «Anche questa volta i grillini non provino a buttarla in caciara, i romani hanno ben capito di che pasta è fatto il M5S: tante chiacchiere in piazza e post sui blog ma in Campidoglio hanno prodotto zero, a parte dimissioni, indagati e arresti», si legge in una nota in cui si uspica un passo indietro della sindaca «per rispetto nei confronti dei romani e in nome della trasparenza, tanto sbandierata dalla Raggi». Stessa richiesta arriva poi dalla responsabile Comunicazione di Forza Italia Deborah Bergamini: i grillini «volevano apparire come i depositari della purezza e dell'onestà, essendosi affacciati alla politica solo da poco, ma così non è. È caduto anche l'ultimo velo. Noi rimaniamo garantisti ma chiediamo a Grillo di fare ciò che avrebbe fatto se la questione avesse riguardato il sindaco di un altro partito, ovvero chiedere le dimissioni del primo cittadino».

Fassina (SI): ora basta, subito Consiglio comunale straordinario
Ma è un po' tutta l'opposizione all'amministrazione Raggi (in Campidoglio 29 consiglieri su 48 sono M5S, seguiti da 7 Pd , 5 FdI, e 2 Lista Marchini, un seggio ciascuno a alle liste civiche Giachetti, Meloni, FI, Noi con Salvini e Sinistra x Roma) a chiedere le dimissioni della sindaca.«L'amministrazione Raggi non può andare avanti così», spiega Stefano Fassina, consigliere di Sinistra x Roma e deputato di Sinistra Italiana. Ora basta», incalza «è necessario un Consiglio comunale straordinario, da convocare immediatamente, sospendendo
per un giorno la sessione di bilancio».

Boccia (Confindustria): spero città esprima governance all'altezza
Su Facebook, lo scrittore Roberto Saviano ragiona sulla debolezza intrinseca del Movimento a causa del deficit di democrazia dei suoi processi di selezione del personale politico. «Pochi mesi di amministrazione Raggi a Roma sono bastati a far comprendere quanto il M5S sia fragile», scrive Saviano, che parla di «Movimento scalabile» in mancanza «di regole organizzative e di selezione precise e conoscibili, e quindi di regole democratiche» a rischio di infiltrazione «da chiunque». «Confidiamo nella magistratura e speriamo che questa città quanto prima riesca a esprimere una governance all'altezza della nostra capitale» auspica invece il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, rispondendo ad una domanda sull'arresto del braccio destro della sindaca Raggi.

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