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Grasso: «La priorità resta la riforma della giustizia»

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scambio auguri con stampa parlamentare

Grasso: «La priorità resta la riforma della giustizia»

Nessun commento specifico sulle ultime inchieste che riguardano direttamente e indirettamente i Comuni di Milano e Roma da parte del presidente del Senato, Pietro Grasso, ma una valutazione generale che ribadisce l'esistenza generale di una questione etica. «C'è un problema di etica individuale. Purtroppo non esiste una legge che possa risolvere definitivamente tutti i problemi. Occorre fermare la visibile deriva etica. Ed è anche una questione culturale». Così Pietro Grasso risponde ai cronisti che, a margine della cerimonia per lo scambio degli auguri con la stampa parlamentare. Nessun commento quindi circa l'opportunità di dimissioni da parte del sindaco di Roma, Virginia Raggi. «Qualsiasi decisione è un fatto personale, sono valutazioni personali, io non conosco i fatti, nè ho letto le carte e dunque non posso dire».

La priorità resta la riforma della giustizia
«Qual è la priorità per me tra tutti i provvedimenti che ho elencato che risultano fermi in Senato? Beh, anche per la mia precedente professione, direi senz'altro la riforma della giustizia», ha sottolineato Grasso ai cronisti che gli chiedono da
dove si debba ripartire a Palazzo Madama dopo lo stop referendario imposto dalla maggioranza. «Non è infatti un problema di bicameralismo - ha aggiunto - la lentezza dell'esame di alcuni progetti di legge, ma di volontà politica. Ho visto dei disegni di legge passare velocemente e diventare legge anche in due settimane... vorrei accadesse la stessa cosa per la riforma del processo penale all'esame del Senato da troppo tempo».

Legge elettorale: aspettare decisioni Consulta
«Ci sono ddl depositati, bisogna unificarli, naturalmente bisogna sempre aspettare la Consulta», ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, parlando con i giornalisti. Per la seconda carica dello Stato il nuovo sistema di voto dovrà garantire soprattutto la rappresentanza: «Se leggiamo la Costituzione chiede rappresentanza. Io la parola governabilità nella Costituzione non l'ho trovata».

Tutelare il valore del risparmio
Poi i nodi del sistema bancario: «spetterà al governo - ha ricordato Grasso - individuare una soluzione di carattere generale per smaltire le sofferenze creditizie che riducono la capacità delle banche di erogare prestiti e sostenere la crescita dell'economia reale. L'obiettivo di fondo è tutelare il valore costituzionale del risparmio e restituire fiducia a mercati e risparmiatori».

Referendum: le fasce deboli hanno mandato un messaggio chiaro
«Sono le fasce più deboli economicamente ad aver mandato un messaggio chiaro», ha poi detto Grasso parlando dell'esito del referendum. «Le zone del Paese - ha aggiunto - che scontano maggiori sofferenze, le generazioni particolarmente esposte a prospettive precarie di esistenza, quelle ragazze e quei ragazzi che nel mio discorso di insediamento ho descritto come 'giovani che vivono una vita a metà: hanno prospettive incerte, lavori, chi ce l'ha, poco retribuiti, quando riescono a uscire dalla casa dei genitori vivono in appartamenti che non possono comprare, cercando di costruire una famiglia che non sanno come sostenere'. Dal 2013 a oggi la situazione non è, per loro, migliorata molto, se pensiamo ad esempio all'uso indiscriminato dei voucher».

Irresponsabile legare voto a velleità leader o referendum
«Sarebbe irresponsabile e controproducente» che «a decidere sulla durata della legislatura influiscano temi estranei al bene del Paese e che riguardino le singole velleità di leader, partiti e movimenti, o addirittura la paura di altri appuntamenti referendari che sembrano profilarsi nei prossimi mesi». Non vorrei, ha detto Grasso, « che si passasse senza soluzione di continuità dalla campagna referendaria a quella elettorale», ha detto Grasso sottolineando che «le tossine che hanno inquinato l'aria del dibattito pubblico in queste settimane devono essere ancora smaltite, gli animi sovraeccitati hanno bisogno di calmarsi prima di gettare il Paese di nuovo in un clima di divisione e competizione elettorale. Mentre leader e parlamentari continuano a parlare di data del voto e di legge elettorale, a mettersi da soli medaglie sul petto, c'è fuori da questi palazzi un Paese in profonda sofferenza. Soffiare su questo fuoco è pericoloso» ha concluso ricordando «il recente e vergognoso attacco squadrista» a Osvaldo Napoli cui ha espresso solidarietà.

Sostegno ai giornalisti contro le querele temerarie
Poi la libertà di stampa. «I temi della libertà di espressione, dell'abolizione del carcere per i giornalisti, di un deciso freno alle querele temerarie e di una vicinanza personale e istituzionale ai tanti giornalisti minacciati sono da sempre considerati prioritari per me», ha sottolineato il presidente del Senato. Tuttavia, per la seconda carica dello Stato «anche il mondo dell'informazione, come quello della politica, soffre di un deficit di comprensione della realtà e di fiducia da parte dei cittadini. Si parla molto in questi giorni di post verità e di notizie false. Siamo tutti chiamati a dimostrare maggiore responsabilità in questo momento». Ha detto che «chi fa informazione è chiamato a una maggiore cura e verifica delle fonti, magari evitando di sentirne solo una, con il rischio di prestarsi a giochi di sponda con il potere politico od economico».

Informazione per capire la complessità del Paese
Ai cittadini, specie ai più giovani, «rinnovo l'invito ad ampliare il loro panorama: non basta un solo giornale né un solo sito, non basta seguire i link che gli amici pubblicano su Facebook o scorrere i tweet dei profili che seguiamo, non basta un programma televisivo o qualche breve video su YouTube per capire la complessità del nostro Paese e del nostro mondo. Serve tutto questo, e molto di più. La capacità di assegnare a ciascuna fonte il suo peso, l'intelligenza di saper unire i puntini e infine la capacita' di sintetizzare il tutto in una opinione, finalmente, davvero informata”, ha concluso Grasso.

Il ricavato del concerto di Natale ai terremotati
Il presidente Grasso nel corso della cerimonia di auguri con la stampa parlamentare ha reso noto che il ricavato del concerto di Natale organizzato al Senato per domenica prossima andrà alle popolazioni colpite dal terremoto nel centro Italia. Al concerto dovrebbero intervenire anche il Segretario di Stato Cardinale Pietro Parolin, la presidente delle Comunità ebraiche in Italia Noemi Di Segni e il segretario del centro islamico culturale d'Italia Abdellah Redouane, insieme alla vicepresidente della federazione delle Chiese evangeliche in Italia Christiane Schroeder-Werth.

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