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No dei revisori al bilancio, altra grana per Raggi

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No dei revisori al bilancio, altra grana per Raggi

  • –Manuela Perrone

Non c’è pace per la giunta Raggi. Ieri è arrivata una ulteriore tegola: l’Oref, l’Organo di revisione economico-finanziaria del Comune, ha dato parere non favorevole alla proposta di bilancio di previsione del Campidoglio per il 2017-2019. La notizia è arrivata proprio quando l’iter di approvazione della manovra si stava avviando a conclusione: dopo il via libera della giunta (a metà novembre) e della commissione Bilancio (la scorsa settimana) l’obiettivo del M5S era quello di avere l’ok definitivo dell’Aula entro il 31 dicembre. Un colpo inaspettato, che ha lasciato di sasso la sindaca e l’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo. Perché con lo stop dell’Oref l’iter dovrà ricominciare, con una nuova delibera di giunta. Il Campidoglio ha comunque tempo fino al 28 febbraio prima che scatti l’iter del commissariamento.

La giornata era iniziata con Raggi che aveva annunciato l’avvio di verifiche sugli atti dell’ex direttore del personale Raffaele Marra, interrogato ieri in carcere dai pm. «Non temo né le parole di Marra né l’esposto di Raineri», l’ex capo di gabinetto, ha aggiunto la sindaca. Nel pomeriggio, poi, dopo una sospensione di quasi 4 ore, in Assemblea il presidente M5S Marcello De Vito ha comunicato la bocciatura dell’Oref, prima volta per un bilancio previsionale.

I revisori nei loro rilievi non hanno indicato cifre. Tuttavia le conclusioni sono chiare: è «necessario un incremento nell’arco del triennio degli stanziamenti del fondo passività potenziali» e sono ritenuti «non conseguibili i saldi di finanza pubblica previsti». «Riguardo le entrate – prosegue l’Oref – non si riscontra un adeguato e specifico programma di recupero delle entrate tributarie e patrimoniali. Inoltre non trovano riscontro le raccomandazioni del ministero dell’Economia e le previsioni del piano di rientro in riferimento alla razionalizzazione e/o alienazione delle partecipazioni in società che non svolgono attività per il raggiungimento di fini istituzionali». I revisori «ribadiscono la necessità di effettuare, a cadenze trimestrali, la verifica delle entrate per recupero di evasione tributaria, Imu, Tasi, Tari, trasferimenti di enti o privati, contributo per rilascio permesso di costruire, sanzioni per contravvenzione al codice della strada, dividendi da società partecipate». L’organo di revisione «ritiene non sufficienti gli spazi di finanza pubblica necessari al rispetto dell’equilibrio finanziario», con «una non corretta previsione degli ingenti e imminenti oneri derivanti dai debiti fuori bilancio, dalle passività derivanti dalla gestione delle partecipate, dalla realizzazione della linea metropolitana C e dell’ammodernamento di quelle esistenti».

In serata è arrivata la reazione di Mazzillo: «Valuteremo le prescrizioni e le osservazioni dell’Oref, in modo che la giunta possa adottare al più presto un nuovo schema di bilancio. I revisori sono stati particolarmente rigorosi e noi vogliamo raccogliere questa sfida». L’assessore non ha però rinunciato a far notare che «analoghi rilievi effettuati dall’Oref in passato non hanno mai prodotto pareri negativi e le valutazioni espresse oggi sono riferibili non al bilancio corrente ma a criticità ereditate dalle passate amministrazioni». All’attacco l’opposizione: «Non era mai successo, è una bocciatura clamorosa», ha sottolineato la capogruppo Pd Michela Di Biase. «Un mese senza assessore al Bilancio, ricambio ai vertici della Ragioneria e incapacità di gestire i rapporti con l’Oref: questo è il risultato», ha aggiunto Valeria Baglio, consigliera Pd. Stefano Fassina di Si-Sel, si è appellato a Beppe Grillo: «Valuti se ci sono le condizioni per proseguire». Fdi-An con Fabrizio Ghera ha invocato le dimissioni di Raggi.

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