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Mps, la «carica» degli oltre 100 bond sospesi

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Mps, la «carica» degli oltre 100 bond sospesi

  • –Nicola Alessio Borzi

Non ci sono solo le azioni e le 10 obbligazioni, tra subordinate e senior, sospese dalle negoziazioni sui mercati di Borsa Italiana. La delibera Consob numero 19833 dell’altroieri, 22 dicembre, riguarda tutti i «titoli emessi o garantiti da Banca Mps e gli strumenti finanziari aventi come sottostante titoli» di Mps, trattati su mercati regolamentati e nei sistemi multilaterali di negoziazione italiani, come anche sui sistemi di internalizzazione sistematica. Sette di questi bond sono trattati sulla piattaforma Hi-Mtf, mentre sono 108 quelli negoziati su EuroTlx, il sistema multilaterale di negoziazione del gruppo Borsa Italiana-Lse. Secondo quanto ricostruito dal Sole 24 Ore in base ai dati di Skipper Informatica, il centinaio di bond quotati tracciati e sospesi, contenuti nella tabella a fianco, valgono oltre 30,3 miliardi di euro di circolante. Molti di questi sono stati collocati da numerose reti, tra cui quella di Poste Italiane.

Le caratteristiche dei titoli sospesi sono differenti. Si va dai bond “senior”, quelli che non sono coinvolti nella trasformazione in azioni dal piano di “burden sharing”, ai subordinati, che invece saranno convertiti in azioni di nuova emissione. Come spiega Plus24 allegato a questo giornale, la conversione in nuove azioni scatterà in funzione del livello di subordinazione (prima i bond subordinati Tier 1; se questi non basteranno, anche i Tier 2; se nemmeno questi basteranno, saranno convertiti tutti gli altri subordinati). Ai nuovi detentori di azioni, per evitare rischi di scontri legali, Mps proporrà di riacquistare “in nome e per conto del ministero” le azioni derivanti dall’applicazione del “burden sharing” offrendo in cambio come corrispettivo «obbligazioni non subordinate emesse alla pari» da Mps o da società del suo gruppo per un valore nominale pari al prezzo corrisposto dal ministero. Questo meccanismo di concambio tra nuove azioni derivanti dalla conversione forzata dei bond subordinati in nuovi bond “senior” escluderà però le “controparti qualificate” (tutte le società finanziarie, le banche, le assicurazioni, gli investitori istituzionali ma anche fondi e fondi pensione) e i “clienti professionali”, cioè anche normali risparmiatori che però dispongano, secondo il profilo Mifid redatto dall’intermediario, di competenze, portafoglio o movimentazione titoli tali da dimostrare la loro capacità di comprendere la natura dei bond sottoscritti e i loro rischi. Queste due categorie di investitori, quindi, rimarranno nuovi azionisti.

Per i risparmiatori coinvolti nel collocamento di subordinati retail, come il titolo Mps 2008/2018 non quotato upper Tier 2 dal taglio di mille euro, sarà possibile scambiare le nuove azioni in bond senior, cioè non subordinati. La conversione avverrà secondo il valore indicato per ciascun subordinato Mps dalla tabella allegata al decreto: i valori variano dal 18 al 75% sino al 100% per alcuni titoli, come il subordinato 2008/2018 upper Tier 2. Proprio da questi dettagli si intuisce che la decisione Consob sulla sospensione delle quotazioni dei bond Mps, senior compresi, deriva dalla necessità di evitare arbitraggi e speculazioni.

La sospensione, inizialmente prevista come temporanea, pare destinata invece a durare a lungo. Secondo alcune ipotesi, anche per settimane. Ieri la Consob l’ha prorogata «fino a quando, anche in esito alla definizione e approvazione del programma di rafforzamento patrimoniale di Banca Mps da parte delle competenti autorità, non sarà ripristinato un corretto quadro informativo sui titoli». Secondo alcune ipotesi, dunque, la sospensione potrebbe durare sino al momento in cui arriverà il via libero al piano di salvataggio del ministero dell’Economia da parte Commissione Ue e della Banca centrale europea.

nicola.borzi@ilsole24ore.com

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