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Consumi: a Natale hanno tenuto solo i regali enogastronomici

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osservatorio nazionale federconsumatori

Consumi: a Natale hanno tenuto solo i regali enogastronomici

I consumi natalizi hanno registrato una fase di “galleggiamento” su percentuali vicine allo zero, attestandosi intorno al +0,3 % e solo il settore enogastronomico ha mostrato un ritmo decisamente positivo, con un incremento del 3,1%. E' il bilancio fatto dall'O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che segnala una netta differenziazione tra i consumi per i regali natalizi sostenuti al Nord e quelli relativi al Centro-Sud.

Aumentato il divario Nord-mezzogiorno

«L'area del nostro Paese dove si e' trascorso il Natale nella maniera piu' sobria e fredda e' il Mezzogiorno, dove la desertificazione produttiva e la mancanza di lavoro hanno dettato forti rinunce e contrazioni dei consumi. A condizionare tale andamento si e' aggiunto, anche quest'anno, il fenomeno negativo dello slittamento con cui molte piccole e piccolissime imprese hanno erogato la tredicesima mensilita', a causa di crisi del mercato e di relativa liquidità. Al Nord, invece, specialmente nei grandi centri, la situazione registra un dato lievemente positivo» si legge nell'indagine.

Per famiglia una spesa da 124,11 euro

Nel dettaglio, la spesa che ogni famiglia ha messo in campo quest'anno quindi e' stata di circa 124,11 euro, pari ad un giro di affari di circa 3,10 miliardi . Anche il modo di festeggiare si e' confermato simile a quello dello scorso anno: le famiglie si sono riunite tra le mura domestiche, alla ricerca di certezze e rifugio negli affetti familiari. Questo ha comportato una forte caduta di presenze in ristoranti e pizzerie.

Analizzando nel dettaglio i singoli settori di mercato, emerge che il settore alimentare è quello che ha conosciuto la crescita maggiore, dovuto anche a regali enogastronomici considerati di grande utilità: +3,1%, seguito da quello dell'elettronica di consumo e dei giocattoli.

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