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A dicembre sale la fiducia dei consumatori, ma cala quella delle imprese

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CONGIUNTURA

A dicembre sale la fiducia dei consumatori, ma cala quella delle imprese

A dicembre 2016 migliora il clima di fiducia dei consumatori, mentre peggiora quello delle imprese. L’indice dei consumatori, rileva l’Istat, sale da 108,1 a 111,1,
con progressi diffusi a tutte le componenti della fiducia, che torna sul livello di luglio 2016. L’indice composito del clima delle imprese scende, invece, da 101,4 a 100,3. Le dinamiche settoriali sono diversificate. Peggiora, infatti, la
fiducia nei servizi e nelle costruzioni, cresce nella manifattura e nel commercio al dettaglio.

Fiducia consumatori dicembre torna a livelli luglio
Il miglioramento del clima di fiducia dei consumatori, tornato ai livelli di luglio, secondo l’Istat è diffuso a tutte le componenti: il clima economico passa da 127,6 a 133,8, attestandosi leggermente al di sopra del livello medio del periodo maggio-giugno 2016; il clima personale e quello corrente salgono per il secondo mese consecutivo passando, rispettivamente, da 101,3 a 102,7 e da 103,7 a 106,2. La componente futura torna ad aumentare nel mese di dicembre (da 113,8 a 116,2), raggiungendo il livello più elevato da giugno 2016.

Migliorano giudizi su situazione economica
I giudizi dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese, osserva ancora l’Istat, migliorano decisamente (il saldo passa da -53 a -40) così come le aspettative, il cui saldo torna ad aumentare (da -20 a -16) dopo sette mesi consecutivi di diminuzione. Analizzando le opinioni sull’andamento dei prezzi al consumo, espresse su un arco temporale di 12 mesi (giudizi sui 12 mesi passati e aspettative per i prossimi 12 mesi), si evidenzia il prevalere di giudizi e attese orientati alla diminuzione dei prezzi. Infine, diminuiscono per il secondo mese consecutivo le aspettative sulla disoccupazione (da 28 a 20).

Fiducia delle imprese scende a dicembre a 100,3
Giù costruzioni e servizi, sale per manifattura e commercio. A dicembre l'indice composito del clima di fiducia delle imprese scende da 101,4 a 100,3, ma le dinamiche settoriali risultano diversificate. Lo segnala l'Istat spiegando che, nel mese, si registra un peggioramento della fiducia nei servizi (l’indice passa da 105 a 102,5) e nelle costruzioni (da 124,2 a 120,4); invece nella manifattura e nel commercio al dettaglio l'indice sale, rispettivamente, da 102,2 a 103,5 e da 106,5 a 107,4.

Dinamiche settoriali diversificate
Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia, l’Istat precisa che nel comparto manifatturiero migliorano sia i giudizi sugli ordini (il saldo passa da -14 a -12) sia le attese sulla produzione (da 10 a 12); il saldo dei giudizi sulle scorte rimane stabile. Nel settore delle costruzioni, peggiorano sia i giudizi sugli ordini (da -25 a -28) sia le aspettative sull'occupazione (da -11 a -13 il saldo). Nei servizi, si deteriorano i giudizi e le attese sul livello degli ordini (il saldo passa da 6 a 0 e da 5 a 0, rispettivamente) mentre le attese sull'andamento dell'economia migliorano (da 3 a 7 il saldo). Nel commercio al dettaglio aumenta il saldo dei giudizi sulle vendite correnti, ma torna a diminuire quello relativo alle aspettative sulle vendite future; in decumulo sono giudicate, infine, le scorte di magazzino.

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