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13/18 Tecnologia/Dal 2016...

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    i temi dell’anno

    Brexit, Mps, pensioni: gli eventi del 2016 e quelli che verranno

    Dall'economia alla finanza una carrellata di eventi (trascorsi) e di appuntamenti (futuri)

    • –a cura della Redazione

    13/18 Tecnologia/Dal 2016...

    L'anno della post-verità
    L'Oxford Dictionary l'ha scelta come parola dell'anno, ma di post-truth si parla da tempo. Certo la campagna elettorale Usa ha evidenziato come l'uso spregiudicato della rete possa influenzare l'opinione pubblica. Notizie false, ma verosimili, con tanto di immagini o video, hanno fatto il giro della rete. Donald Trump è diventato un “modello” dell'utilizzo del “fake” a uso propagandistico: le accuse non motivate a Hillary di organizzare le proteste anti-Trump o di affossare le indagini contro di lei hanno fatto il giro della rete, diventando vere e credibili grazie al semplice passaparola, alimentato dall'esigenza della velocità che non permette alcuna verifica. La bufala dell'appoggio di Papa Francesco a Donald Trump, evidentemente sbalorditiva, ha superato le 860mila condivisioni online. L'effetto perverso è che la credibilità costruita con l'effetto rete resiste a qualsiasi smentita successiva: l'articolo che smontava la bufala del Papa ne ha raccolte solo 33mila. Si tratta di un problema reale con cui i colossi della rete hanno iniziato a fare i conti. Nell'occhio del ciclone è finito in particolare Facebook, che con i suoi 1,7 miliardi di utenti fa da gran cassa alle notizie false come nessun altro al mondo. Tanto che il suo stesso “safety check” è scivolato in questi su una falsa bomba a Bangkok. Consapevole dei rischi che corre, Mark Zuckerberg è corso ai ripari e con il nuovo anno sperimenterà un nuovo strumento che permetterà agli utenti di segnalare le notizie che ritengono false. Poi la palla passerà ai siti specializzati nel fact checking, nella verifica delle bufale in rete. Anche perché il limite tra bufala e censura è molto labile. Ma se l'obiettivo è combattere la disinformazione la strada passa anche per una comunità online più consapevole e più in grado di riconoscere il “fake”. https://www.youtube.com/watch?v=3xcW7Tg5E34

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