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Stadio Roma, Raggi cambia il progetto

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Stadio Roma, Raggi cambia il progetto

Cubature ridotte di circa il 20%, a spese del centro direzionale, ma tutte le opere pubbliche essenziali salve. È questo il progetto sullo stadio della Roma a Tor Di Valle aggiornato dal Campidoglio e proposto ieri in una riunione dalla sindaca Virginia Raggi, presenti il vicesindaco Bergamo e il presidente del consiglio comunale De Vito, ai rappresentanti della As Roma: il direttore generale Mauro Baldissoni e l’imprenditore Luca Parnasi. Un vertice cruciale per accelerare in vista della conferenza dei servizi in programma giovedì, dopo le tensioni e le dichiarazioni bellicose dell’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini, che ha visto Raggi nel pomeriggio. Non è escluso un nuovo incontro con il club già oggi . «I tecnici sono al lavoro per migliorare il progetto stadio nel rispetto dei tempi», si è limitata a informare la sindaca.

La conferenza scade il 6 febbraio e , se si raggiungesse un accordo, servirebbe un passaggio in assemblea capitolina per approvare la variante al piano del 2014. Chiudere la partita sarebbe un gol per Raggi, che in attesa delle mosse della procura sull’affaire nomine, cerca di trovare la quadra dove può: stadio a parte, venerdì potrebbe arrivare il sì della giunta sull’aggiornamento del Dup e lo schema di bilancio rivisto dopo la bocciatura dell’Oref. Si aggiungono però nuove grane: ieri Raggi ha tentato di sanare la crisi scoppiata nel municipio VIII, dove i consiglieri ortodossi minacciano la sfiducia al minisindaco Paolo Pace, vicino all’ex vicesindaco Frongia. Intanto a Civitavecchia la presidente del consiglio comunale ha lasciato il M5S. È lo specchio locale dei malesseri del Movimento.

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