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Anm, toghe non parteciperanno a cerimonia anno giudiziario in Cassazione

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Anm, toghe non parteciperanno a cerimonia anno giudiziario in Cassazione

Il presidente dell’Anm Piercamillo Davigo
Il presidente dell’Anm Piercamillo Davigo

L’Associazione nazionale magistrati (Anm) non parteciperà alla cerimonia,
il 26 gennaio, dell’inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione. In quella stessa data terrà una conferenza stampa nella propri sede al Palazzaccio. Parteciperà, invece, alle cerimonie, sabato 28, nelle Corti d'Appello. Lo ha stabilito il Comitato direttivo centrale come forma di protesta per il «mancato adempimento degli impegni politici assunti da parte del governo» su pensioni e trasferimenti dei magistrati. La decisione è stata presa all'unanimità.

Anm diserta cerimonia anno giudiziario Cassazione
Negli anni passati, varie iniziative simboliche erano state prese invece nelle cerimonie nei distretti. Il cerimoniale dell’inaugurazione dell'anno giudiziario in Cassazione non prevede un intervento dei rappresentanti dell'Anm, ma i vertici dellìAssociazione prendono posto nell'aula magna. Ed è la prima volta che l’Associazione adotta una forma di protesta di questo tipo, non presenziando alla cerimonia, che è un momento solenne per la giustizia italiana.

Davigo: Anm non si divida, sciopero non serve
Un “appello” all’unità dell'Anm, contro le spinte a spaccarsi, è stato rivolto dal presidente Piercamillo Davigo al parlamentino dell’Associazione, chiamato a
decidere sulle forme di protesta da adottare per chiedere al governo di rispettare gli impegni presi su pensioni e trasferimenti. Davigo ha ribadito sua contrarietà all’ipotesi sciopero. «Dobbiamo essere realisti: lo sciopero - ha rimarcato - non si può fare. Ma quanto reggerebbe un governo, in presenza di uno sciopero bianco protratto all'infinito?».

Orlando a Anm: risposte arriveranno, ok a confronto
«Non posso che rispettare la discussione dell'Anm e ribadire la disponibilità al dialogo, il fatto che dal Milleproroghe non siano arrivate risposte non vuol
dire che non devono arrivare: su alcune stiamo lavorando, su altre c'è una riflessione. Quando l’Anm vuole sono disponibile ad un confronto proprio per evitare che sull’inaugurazione degli anni giudiziari, che sono momenti importanti per tutta la giurisdizione e non per il governo, si scarichino tensioni che se è possibile vogliamo risolvere diversamente». Così il ministro della Giustizia Andrea Orlando, al termine del consiglio dei ministri, ha replicato alle affermazioni del presidente dell'Anm Piercamillo Davigo in apertura della riunione del Comitato direttivo centrale dell'Associazione.

Davigo aveva sottolineato il mancato rispetto degli impegni presi da parte del governo. «Le trattative della giunta dell’Anm con ministro della Giustizia e presidente del Consiglio - aveva rimarcato il presisdente dell’Anm - si erano tradotte in un impegno messo per iscritto di ricondurre l'età pensionabile, seppure in via transitoria, per tutti i magistrati a 72 anni e a riportare il vincolo di permanenza dei magistrati di prima nomina da quattro a tre anni. Con nostro dolore devo constatare che questi impegni non sono stati rispettati, nonostante la dichiarata continuità da parte del governo col governo precedente»

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