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Oltre cento scosse registrate dalla mattina
Terremoto: dalla mattina registrate oltre 100 scosse Sono state più di 100 le scosse registrate da questa mattina nell'Aquilano dalla rete sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). L’ultima di magnitudo 5.0, corretta dopo una stima iniziale di 5.1, è stata registrata alle 14,33 a tre chilometri dal comune di Barete. Sono state 4 le scosse con magnitudo superiore a 5,0: la prima alle 10,25 di magnitudo 5,1 seguita dalla più intensa alle 11,14 di magnitudo 5.5.
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L’allarme dei vigili del fuoco: «Senza divise adatte, mezzi e carburante»
La colonna mobile del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco di Bolzano in azione a Montemonaco (Ascoli Piceno)
I 26mila Vigili del fuoco italiani non ci stanno. E dopo un'altra raffica di scosse per fortuna senza vittime – almeno così sembra fino a questo momento, anche se va monitorata la situazione di Campotosto, il Comune aquilano isolato – Antonio Brizzi, il capo del sindacati Conapo, 4mila iscritti di soli pompieri operativi, accusa i vertici del Viminale sulle distrazioni a proposito dei ferri del mestiere, dalle divise invernali adatte a resistere a temperature molto basse al mancato acquisto del carburante artico, che nelle zone appenniniche sopra i mille metri sta creando enormi problemi ai mezzi di soccorso.Dice Brizzi: «A Roma dimenticano troppo spesso che noi lavoriamo da Lampedusa in Val Venosta. Significa che le nostre divise, Ip, Protezione individuale nel gergo dei pompieri, debbono proteggerci anche nel caso di temperature polari». Il freddo di questi giorni sta creando enormi problemi agli uomini in prima linea. Racconta il segretario del Conapo: «Ad Amatrice e dintorni i container che ci ospitano hanno le pompe di calore che smettono di funzionare quando la temperatura scende oltre i meno cinque. Non è inusuale che dopo 12 ore sul campo manchi anche l'acqua calda per una doccia».
La mancanza di carburante artico chiude il cerchio, bloccando alcuni dei mezzi che da oltre una settimana corrono in soccorso dei terremotati e delle aziende sommerse dalla neve. Brizzi polemizza anche sulla ripartizione dei Forestali (dopo lo scioglimento del corpo) tra Vigili del fuoco e Carabinieri. «A noi ne sono toccati 355 del servizio antincendio, tutti gli altri, oltre 7mila, sono stati dirottati ai carabinieri. Qualcuno, per l’ennesima volta, ha dimenticato che mancano all'appello oltre 3mila Vigili del fuoco».
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Pinotti: «Mobilitato il Genio da Sud e da Bologna»
«Abbiamo dato alla Protezione civile la massima disponibilità di mezzi e di uomini; in particolare da stamani sono stati mobilitati anche i raggruppamenti del Genio di stanza al Sud, a Foggia e a Caserta, nonché quelli di Bologna». Lo ha detto il ministro per la Difesa Roberta Pinotti, parlando con i giornalisti a Montecitorio, a proposito dell'impegno dell'Esercito nelle zone colpite dal sisma, dopo le nuove scosse di oggi. -
Allarme Coldiretti: stalle crollate, molti gli animali morti
Nelle aree colpite dalle scosse si contano animali morti e feriti per il crollo delle stalle rese più fragili dal peso della neve, con molte strutture isolate dove non è possibile garantire l'alimentazione del bestiame. È l'allarme che emerge dal monitoraggio della Coldiretti nelle zone terremotate che, dopo le scosse di oggi, «evidenziano una nuova strage di animali in un territorio a prevalente economia agricola, con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini molti dei quali costretti al freddo. «Si stima - sottolinea la Coldiretti - che appena il 15% delle strutture di protezione degli animali siano state completate fino ad ora e gli allevatori non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire, o nelle strutture pericolanti che stanno cedendo sotto il peso della neve e delle nuove scosse. Solo nelle Marche si contano ora seicento mucche e cinquemila pecore al freddo nelle neve senza ripari. Il bilancio è destinato a salire perché molte aziende agricole nelle aree terremotate sono isolate ed irraggiungibili per le persistenti nevicate. Da giorni la cisterna non passa a ritirare il latte perché le strade sono ancora bloccate dalla neve, ed è dunque importante l'intervento annunciato dell'esercito per garantire la circolazione».
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Rintracciati i tre allevatori dispersi
Sono stati rintracciati, e sono in buone condizioni di salute, i tre allevatori di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) che mancavano ancora all'appello dopo le scosse di terremoto di stamani. A questo punto, fa sapere la Protezione civile regionale, nella zona, dove le comunicazioni sono difficoltose a causa della neve, non ci sono più persone date per disperse. -
L’istituto nazionale di geofisica: «Non si è mai vista serie simile a questa»
Non si è mai vista una serie di terremoti succedersi con queste modalità: la successione di quattro sismi di magnitudo superiore a 5 nell'arco di tre ore «è un fenomeno nuovo nella storia recente per le modalità con le quali si manifestato». Lo ha detto all'ANSA il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). -
Minniti in contatto con i prefetti delle zone colpite dal sisma
Il ministro dell'interno, Marco Minniti, è in continuo contatto con i prefetti delle aree colpite dagli eventi sismici di oggi e con i vertici del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Pubblico del Viminale e del Corpo nazionale. Il lavoro dei Vigili del Fuoco, delle Prefetture interessate e degli operatori della sicurezza - si legge in una nota - procede senza soste per assicurare ogni intervento a salvaguardia delle popolazioni coinvolte. Oltre ai 750 Vigili del Fuoco gia' presenti nelle zone del sisma, altri 100 sono stati inviati sul posto e tra questi anche unità specializzate per la possibile attivita' di ricerca sotto le macerie, anche se al momento non risultano pervenute segnalazioni di persone coinvolte. Inviati sul posto anche mezzi gommati dei Vigili del Fuoco per superare il problema della viabilità difficoltosa a causa della neve. Gli elicotteri del Corpo stanno effettuando ricognizioni dall'alto sulle aree interessate, in appoggio alle operazioni che si stanno svolgendo a terra. -
Il sindaco di Teramo: «Crolli in zona isolate»
«Le violente scosse che si susseguono da stamani hanno provocato dei crolli, che ci segnalano con gente coinvolta, nelle frazioni di Rapino e Spiano, ma anche nei Comuni di Civitella, Valle Castellana, Bisenti, tutti isolati. Stiamo cercando di raggiungerli con personale e mezzi dell'Esercito». Lo dice il sindaco di TeramoMaurizio Brucchi che sta coordinando dalla centrale operativa le attività per le emergenze neve e terremoto. Centrale operativa trasferita dalla Prefettura - evacuata per le scosse - al Parco della Scienza del Quartiere Gammarana. «C’è gente che ha paura ma non riesce a uscire dalle case per la neve; in alcuni casi muri di due metri. La situazione nel comune e in provincia di Teramo è drammatica. In città non sappiamo quale sia la situazione, dei danni e di quanti hanno lasciato le case. Stiamo raccogliendo segnalazioni e nel frattempo approntando i centri di accoglienza: due in palestre, per oltre duecento posti, un terzo nella sede di Piano d'Accio dell'Università, per gli studenti residenti in città».Terremoto, l'appello del presidente della provincia di Teramo: «Aiutateci»
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Mibact: danni aggravati per il patrimonio artistico
Il Segretario Generale del MiBACT, Antonia Pasqua Recchia, presiederà oggi pomeriggio una riunione presso la Direzione Comando e Controllo della Protezione Civile di Rieti alla quale parteciperanno tecnici e dirigenti del ministero impegnati nelle operazioni di messa in sicurezza del patrimonio culturale nelle zone del sisma, tra cui il Soprintendente Speciale Paolo Iannelli che ha segnalato un generale aggravamento dei danni e in particolare il crollo del campanile della chiesa di Sant'Agostino. «Il crollo del campanile di Sant'Agostino, già irrimediabilmente danneggiato dalle scosse dei mesi scorsi, è un ulteriore colpo all'identità della comunità di Amatrice - sottolinea il Segretario Generale Recchia - e proprio in questi giorni erano in corso le prime attività propedeutiche alla sua messa in sicurezza e ripristino, che da progetto predisposto e approvato insieme ai Vigili del Fuoco avrebbe dovuto incominciare il 23 gennaio. La riunione di oggi servirà a riprogrammare tutti gli interventi di messa in sicurezza». -
Il sindaco di Ussita a Radio 24: «Viabilità in condizioni disastrose»
«Non vi rendete conto cosa vuol dire combattere con un metro di neve, un metro e venti, a fondo valle. Vuol dire che a Casali avremo sicuramente due metri di neve. Ma, oltre a questo, io devo lanciare un allarme grossissimo sulla viabilità che collega i Comuni di Ursita, Visso e Castel Sant'Angelo Sul Nera, al resto del mondo, cioè alla strada statale 209 che, con la chiusura della Valderina, è l'unica strada che ci porta verso il collegamento viario: è in condizioni pietose, pietose. A senso unico si viaggia, ma ci vuole un impegno maggiore dell'Anas. Eravamo stati allertati, avvertiti, puntualmente, dalla Protezione civile e la viabilità sta facendo un flop. La superstrada da Tolentino al bivio Maddalena è impraticabile». Così Marco Rinaldi, Sindaco di Ussita (MC), intervenuto a Melog, su Radio 24, in merito all'emergenza terremoto che ha colpito il centro Italia. «Io ho il mio suv e viaggio – ha aggiunto il Sindaco – ma non tutti hanno il suv. Le ambulanze devono poter passare. L’Anas deve affrontare questa situazione di emergenza con una risposta immediata e di emergenza. È già troppo tardi. Si sta alzando il vento. Se con la bufera ci chiude il valico di appennino, lì ci vuole un passaggio continuo degli spazzaneve».
Intervista a Marco Rinaldi, sindaco di Ussita