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Ue, Gentiloni: no a flessibilità a corrente alternata, fase…

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incontro con merkel

Ue, Gentiloni: no a flessibilità a corrente alternata, fase austerità finita

«Non possiamo dare la sensazione che in un mare in tempesta l’Ue si muova con un piccolo cabotaggio e adotti una sorta di flessibilità a corrente alternata: molto rigida sui decimali dei bilanci e molto ampia sulle questioni fondamentali come la questione migratoria». Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa a Berlino con la cancelliera Angela Merkel. Il presidente del Consiglio ha aggiunto che si parla spesso di «Europa a due velocità» ma in realtà «c'è un'Europa a due rigidità, troppo rigida su alcune cose, troppo flessibile su altre», con riferimento all’emergenza migranti. Una linea condivisa con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, che in visita ieri ad Atene aveva detto: « È giusto che l'Ue chieda agli Stati membri di avere conti in ordine e finanze a posto ma lo stesso rigore deve essere utilizzato anche quando gli Stati sono inadempienti sull'immigrazione e altri dossier».

Gentiloni: pensiamo fase austerità sia finita
«Crediamo che la fase dell’austerità sia terminata - ha detto poi Gentiloni, a
Berlino, al forum economico italo-tedesco - e auspichiamo un confronto
aperto e costruttivo sul tema. Talvolta la sproporzione tra le sfide che ci attendono e la discussione su virgole e cavilli è stridente». Il premier ha poi assicurato che l’Italia non tornerà mai ad essere un paese fiscalmente irresponsabile, quel tempo ormai è finito. Anche se ne paghiamo ancora il prezzo».

La lettera della Commissione Ue con la richiesta di aggiustamento dei conti pubblici italiani è stata ricevuta dal ministero dell'Economia, che in queste ore la sta valutando. Lo scostamento che secondo la Commissione andrebbe corretto è stimato in due decimi di punto di Pil, pari a circa 3,2 miliardi di euro.

Migranti, Gentiloni: no a Europa a due rigidità
«Spero che sulla questione migratoria si possa fare una scommessa comune di tutta l’Europa» ha aggiunto il premier in conferenza stampa con Merkel. Non è solo l’Italia, anche la Germania sopporta il peso, ha proseguito Gentiloni, «non possono essere solo quattro paesi a sostenere il peso del problema migratorio».

Fca, Gentiloni: ci sono regole, ognuno rispetti le sue
Gentiloni è intervenuto anche sulla polemica di questi giorni tra Roma e Berlino sulle emissioni Fca. «Abbiamo avuto polemiche in questi giorni, una in particolare sulle emissioni di alcuni modelli di Fca. Io ho semplicemente ribadito alla Merkel in amicizia che queste sono questioni regolate dalle leggi che attribuiscono alle autorità nazionali» i controlli e che «c’è una commissione» a livello europeo. «Decidiamo per quello che ci riguarda e siamo certi che i tedeschi facciano lo stesso».

«Rilanciare l’Ue con crescita e lavoro»
«Con la cancelliera Merkel abbiamo parlato del destino dell’Europa: sappiamo che attraversa una fase difficile. Italia e Germania sono tra i paesi convinti della straordinaria importanza del futuro europeo» ha aggiunto il premier a Berlino. Italia e Germnaia intendono lavorare insieme per «rilanciare la Ue pensando alle
sfide che ha davanti su crescita, lavoro, investimenti, migranti e difesa dei nostri principi».

“Non possono essere solo quattro Paesi a sostenere il peso del problema migratorio”

Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio 

«Auguri a Trump, ma nostri principi fondamentali»
Gentiloni ha fatto riferimento anche all’imminente insediamento alla Casa Bianca del neopresidente Usa Donald Trump. «La collaborazione con Trump è
fondamentale, ma i nostri principi lo sono altrettanto» ha detto il premier, cogliendo l’occasione per fare gli auguri al nuovo presidente americano
che si insedierà venerdì prossimo. Per Gentiloni, la migliore risposta per rinnovare la fiducia all'Europa deve venire dall'Europa stessa, che deve risolvere le sfide che ha di fronte e rafforzarsi, in particolare, nella Difesa comune.

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