«Forse a tutti noi non è ancora chiara l’eccezionalità di questa emergenza con centinaia di comuni da raggiungere in un contesto mai riscontrato prima. A fronte di tutto ciò non abbiamo mai mollato il tema della ricostruzione. Abbiamo elaborato un piano per 21 nuovi complessi scolastici». Queste le parole del commissario Vasco Errani dopo la riunione di ieri alla Dicomac di Rieti con i 4 presidenti delle regioni interessate da terremoto e maltempo.
«I cittadini - ha aggiunto l’ex governatore dell’Emilia Romagna - stanno vivendo disagi che non possiamo sottovalutare. Per loro stiamo lavorando e lavoriamo per ricostruire». «Il nostro compito - ha chiarito ancora rispondendo così alle accuse sui ritardi nella ricostruzione - è anche guardare al dopo, lo dobbiamo fare con celerità ma legalità e trasparenza non sono pratiche burocratiche».
«Siamo già al lavoro per garantire la ricostruzione - ha aggiunto il governatore del Lazio Nicola Zingaretti - dando priorità alla pulizia delle zone dei cantieri». Sia il governatore abruzzese Luciano D’Alfonso che quello delle Marche Luca Ceriscioli hanno sottolineato la straordinarietà degli eventi: «Abbiamo avuto 20 milioni di tonnellate di neve - ha detto D'Alfonso - Questa micidiale combinazione con il terremoto ha creato un’epocale criticità». «Lo sguardo è già alle prossime tappe - ha aggiunto Ceriscioli -, dopo la neve c’è il problema delle slavine, dopo le frane e l’innalzamento del livello dei fiumi. L'impegno di tutti è vedere questi territori ripartire».
Ieri la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha firmato anche una circolare che proroga i termini per le domande di pensionamento per i docenti delle aree del terremoto al 13 febbraio.
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