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7/10 Il traffico più lento inquina di più

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    Dieci domande e risposte sullo smog

    7/10 Il traffico più lento inquina di più

    Le auto e i furgoni in doppia fila — il sistema dei recpapiti per gli acquisti online ha aumentato le soste aggressive — rallentano il traffico e fanno crescere3 lo smog.
    Come rimedio, molti chiedono di porre limiti di velocità a fini ambientali. Diversi Comuni hanno istituito zone a velocità ridottissima o semafori a “onda rossa” per frenare le auto.
    Però le rilevazioni hanno scoperto che il limite dei 30 all’ora in città (o dei 90 all’ora in autostrada) a parità di traffico fa aumentare le emissioni perché costringe a un uso di marce più basse, alla permanenza del veicolo per un tempo più lungo nello stesso tratto di strada, a frequenti accelerazioni (inquinantissime) dopo ogni frenata (inquinante), a un consumo maggiore di carburante. Questo a parità di circolazione.
    Il vantaggio ambientale che ha il limite di velocità è rendere meno appetibile l’uso di veicoli, e quindi può ridurre il numero di automobili fino a fare scendere l’inquinamento più di quanto esso non salga per la marcia più lenta.
    di conseguenza, se il limite riesce a ridurre il traffico può portare un beneficio ambientale, ma se non riduce il traffico (e in certe zone il traffico non è riducibile in modo rilevante, come per esempio le tangenziali di collegamento o al contrario le strade minori poco frequentate) lo smog cresce se c'è il limite di velocità troppo basso.
    Lo stesso vale per le nuove autostrade. Nelle zone ad alta densità di traffico congestionato, la realizzazione di un’autostrada riduce la quantità di emissioni a parità di traffico, ma può generare traffico aggiuntivo, e quindi annullare il beneficio se non addirittura trasformarsi in un peggioramento ambientale.
    In altre parole, un traffico più lento fa crescere lo smog ma può scoraggiare l'uso dei veicoli, un traffico più veloce abbassa l’inquinamento ma può farlo crescere per il maggior numero di veicoli in movimento.
    Ogni caso vale per sé e il miglioramento o peggioramento ambientale cambia da caso a caso.

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