Adesso saremo ricevuti dai presidenti di Camera e Senato e dal presidente del Consiglio. Diremo loro che il tempo e' scaduto. Diremo loro che vogliamo tornare nelle nostre case. Vogliamo sapere dove sono finiti i soldi per i terremotati». Sono circa 500 i terremotati giunti in piazza Montecitorio per protestare contro la lentezza degli interventi del Governo nelle zone colpite dal sisma da agosto in poi. Una piccola delegazione, composta da meno di 10 persone, ha incontrato la presidente della Camera Laura Boldrini.
«Abbiamo ricevuto tante promesse e tanto coraggio quando siete venuti a salutarci, ma non vediamo ancora quello che qualcuno aveva promesso per Natale e noi abbiamo il precedente del terremoto del '97, quando dopo tre mesi eravamo tutti dentro i container, mentre adesso a chi e' andata bene ha dei moduli poco dignitosi, con i bagni fuori al freddo» hanno spiegato i terremotati delle Marche . Tanti, troppi ancora i disagi. «C'e' ancora gente nelle tende e nelle roulotte; le persone ospitate nella costa stanno soffrendo perche' sembrano dei deportati, la situazione psicologicamente comincia a essere intollerante. Sappiamo che le convenzioni con gli alberghi si stanno esaurendo, dove finiranno i nostri concittadini?».
La presidente della Camera ha ricordato gli interventi legislativi gia' approvati: «Abbiamo promesso che saremmo intervenuti subito con risposte di legge, noi abbiamo fatto i decreti, stiamo tutti inseguendo gli eventi, eventi naturali che non e' certo nostra volonta' che accadano. La parte legislativa e' stata aggiornata via via, ma il principale ostacolo e' la burocrazia, ce lo dicono i sindaci e le persone come voi».
Intanto in queste ore è in corso il Consiglio dei ministri con sul tavolo i provvedimenti urgenti da varare a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma del 2016 e da quello del 2017.
Coldiretti/Ixè: aiuti da 7 italiani su 10, da sms a fieno
Sette italiani su dieci hanno deciso di partecipare a iniziative di solidarieta' a sostegno dei territori e delle popolazioni colpite dal terremoto. E' quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe' che evidenzia il grande coinvolgimento dei cittadini di fronte ad una emergenza che sembra non finire. Dall'analisi Coldiretti/Ixe' si evidenzia che ben il 33% degli italiani ha donato con sms o su conto corrente, il 24% ha acquistato prodotti tipici dei territori colpiti dal sisma, il 13% ha contribuito ad iniziative tramite associazioni, ma si registrano anche altre forme di partecipazione dalla consegna di roulotte, camper e moduli abitativi all'assistenza medica e veterinaria, dalla ospitalita' alle famiglie alla raccolta e distribuzione di generi di prima necessita' fino all'adozione degli animali sfollati. Una mobilitazione popolare che e' partita all'indomani delle prime scosse e non si e' mai interrotta nell'arco degli ultimi cinque mesi. Di fronte ad una emergenza senza precedenti gli allevatori della Coldiretti hanno avviato una rete di solidarieta' per aiutare i propri colleghi duramente colpiti. Sotto il coordinamento di una apposita task force sono operative numerose iniziative, dalla campagna «dona un ballone di fieno» per garantire l'alimentazione degli animali a quella «adotta una mucca» per dare ospitalita' a pecore e mucche sfollate a causa dei crolli delle stalle fino alla «caciotta della solidarieta'» con il latte degli allevatori terremotati e degli altri prodotti in vendita nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica per garantire uno sbocco di mercato dopo lo spopolamento forzata dei centri urbani colpiti dal sisma. Per aiutare le aree rurali e' anche attivo uno specifico conto corrente denominato “COLDIRETTI PRO-TERREMOTATI” (IBAN: IT 74 N 05704 03200 000000127000) dove indirizzare la raccolta di fondi.
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