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Roma, Berdini rimette il mandato. Raggi respinge dimissioni «con…

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campidoglio sotto assedio

Roma, Berdini rimette il mandato. Raggi respinge dimissioni «con riserva»

Nuova giornata di tensione per la sindaca di Roma Virginia Raggi, sotto assedio da parte della magistratura per le nomine estive del suo entourage. Ad agitare ulteriormente le acque del M5S romano è però lo scontro con l’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini per le sue dichiarazioni riportate oggi dalla ”Stampa”: «Sindaca impreparata» . Smentite dall’interessato e confermate dal quotidiano, le parole di Berdini sono al centro, nel pomeriggio, di un colloquio faccia a faccia con Raggi al Campidoglio, seguite da un laconico comunicato dello stesso assessore: «Ho incontrato Virginia Raggi in Campidoglio: le ho ribadito la stima che merita. Provo profonda amarezza per la situazione che si è venuta a creare. Ne ho preso atto e, pertanto, ho rimesso il mandato conferitomi dalla sindaca lo scorso luglio», si legge nella nota.

Raggi: dimissioni Berdini respinte con riserva
Dimissioni che la sindaca ha però respinto «con riserva». «Respingo le dimissioni di Paolo Berdini», ha spiegato Raggi al termine delll’incontro chiarificatore: «Lui si è scusato e ha rimesso suo mandato». Uscendo dal Campidoglio Raggi è poi tornato sulla vicenda rilasciando quello che ha definito ««un commento semplice: l'ho convocato, mi ha manifestato le sue scuse, mi ha presentato le sue dimissioni e io le ho respinte con riserva».

L’attacco di Berdini alla sindaca: «Impreparata»
«Su certe scelte sembra inadeguata al ruolo che ricopre. I grand commis dello Stato, che devo frequentare per dovere, lo vedono che è impreparata. Ma impreparata strutturalmente, non per gli anni», si legge tra l'altro nel resoconto della “Stampa” sul colloquio con Berdini con riferimento alla sindaca di Roma Virginia Raggi. «Se lei si fidasse delle persone giuste... – continua lo sfogo di Berdini - Ma lei si è messa in mezzo a una corte dei miracoli. Anche in quel caso, io glie l'ho detto: “Sei sindaco, quindi mettiti intorno il meglio del meglio di Roma”. E invece s'è messa vicino una banda». «Io sono amico della magistratura - dice poi Berdini - Paolo Ielo lo conosco benissimo, è un amico, ma lei è stata interrogata otto ore. Anche lì c'è qualcosa che non mi torna».

La smentita dell’assessore a RaiNews24
Parole durissime, che oggi l'assessore ha smentito seccamente ma che la “Stampa” conferma. Raggiunto al telefono da Rai News 24 Berdini ha sottolineato di non aver mai rilasciato un'intervista al quotidiano: «Stavo parlando con due amici e il giornalista, questo piccolo mascalzone, ha carpito alcune frasi - ha detto Berdini – Sindaca impreparata? Tutti noi della Giunta siamo impreparati, anche io mi ci metto, l'avevo già detto. Non immaginavo il baratro che ho trovato: la città é messa in ginocchio». «Non ho mai detto queste cose - ha concluso Berdini - Non mi fate scendere nello scantinato in cui è sceso questo poveretto».

La conferma del quotidiano, Berdini in bilico
La replica del giornale è affidata ad una nota diffusa a metà mattina in cui si conferma «parola per parola» il colloquio dell'assessore Berdini con il giornalista Federico Capurso. «Se umanamente si può comprendere l'imbarazzo dell'assessore - prosegue la nota -, questo comunque non giustifica in alcun modo gli inaccettabili giudizi che Berdini ha pronunciato sul collega per cercare di smentire quanto riferito». Nervosismo alle stelle dunque in Campidoglio. La posizione dell'assessore, che per le sue posizioni sullo stadio della Roma aveva già causato più di un maldipancia dentro M5S, è comunque in bilico. Una parte dei consiglieri M5S sostiene infatti che ha «danneggiato la squadra dicendo falsità» e sarebbe orientato ad accettare dimissioni.

«Sindaca depensante»: la polemica tra Sgarbi e Grillo
Lo scontro con la sindaca innescata dalle parole attribuite a Berdini arriva all’indomani della polemica fra Sgarbi e Grillo e rlativa ai contenuti di una telefonata intercorsa tra i due di qualche tempo fa. «Grillo mi ha detto tutto il male possibile di Virginia Raggi, mi ha detto che è depensante, ho registrato questa telefonata», ha sostenuto ieri il critico d’arte sostenendo di avere la registrazione del coloquio. La replica di Grillo non si è fatta attendere: «Ringrazio il mio imitatore che ha preso in giro il #FakeIntellettuale».

Romeo in procura
Da poco indagata dalla magistratura per la nomina di Salvatore Romeo, ex capo della segreteria politica della prima cittadina, sul capo della sindaca pende l'accusa è di abuso d'ufficio, la stessa ipotizzata a suo carico (insieme a quella di falso) per la nomina di Raffaelle Marra, (fratello del suo ex braccio destro Renato, in carcere con l'accusa di corruzione) da vicecapo dei vigili urbani alla guida della Direzione Turismo del Campidoglio. Romeo, a sua volta indagato per concorso in abuso d'ufficio nell'inchiesta sulle nomine dell'agosto 2016 è arrivato in serata in procura, accompagnato dal suo legale, per essere interrogato nell'ambito dell'inchiesta sulle nomine in Campidoglio. L'atto istruttorio è tenuto dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Francesco Dall'Olio alla presenza del capo della squadra mobile Luigi Silipo. Il funzionario del Comune di Roma “promosso” all’incarico dirigenziale di caposegreteria con stipendio triplicato a 120mila euro dovrà rispondere anche sui motivi per i quali ha indicato come beneficiari Virginia Raggi ed altri militanti del M5S in alcune polizze vita.

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