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Terza polizza, esposto di Raggi contro Romeo

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Terza polizza, esposto di Raggi contro Romeo

  • –Manuela Perrone

ROMA

È rottura netta con il suo ex capo segreteria Salvatore Romeo, indagato con lei per concorso in abuso d’ufficio per la sua stessa nomina: alla scoperta della terza polizza vita che la vede indicata come beneficiaria in caso di morte, la sindaca di Roma Virginia Raggi annuncia che presenterà un esposto in procura. «A mia tutela», spiega. «È inaccettabile». Ma le acque in Campidoglio sono agitate anche per lo stadio di Tor Di Valle: si punta a ottenere un’altra proroga della conferenza dei servizi, che scade il 3 marzo. Serve altro tempo, fino a due mesi in più, per rivedere il progetto. Non solo per farlo digerire alla base e ad alcuni consiglieri. Occorre chiarire l’iter: se approvare una variante o se annullare la delibera Marino di pubblico interesse e ripartire da capo, come chiedono gli attivisti.

Non c’è pace per la giunta Raggi, anche se oggi i suoi sostenitori si raduneranno in un sit-in davanti al Campidoglio: ieri sono stati pignorati i conti di Roma Metropolitane, perché il comune non ha stanziato i 10 milioni di euro che deve al consorzio Salini per la causa vinta dalla società per la tratta B1 della metro. Grane amministrative, compresa la ricerca del sostituto di Paolo Berdini all’Urbanistica, che si sommano a quelle giudiziarie. Come rivelato da Repubblica, Corriere della Sera e Il Messaggero, Romeo ha acceso la terza polizza da 8mila euro (che si aggiunge alle altre due da 33mila euro complessivi per le quali aveva cambiato beneficiario) il 26 gennaio, due giorni dopo la notizia dell’invito a comparire a Raggi, indagata per abuso d’ufficio e falso per la nomina di Renato Marra, fratello del fedelissimo Raffaele, arrestato il 16 dicembre insieme all’imprenditore Sergio Scarpellini per una vicenda che risale al 2013. La polizza ha la stessa causale delle altre: «Rapporto affettivo». Romeo ha sempre sostenuto che i beneficiari fossero all’oscuro (anche se l’ex fidanzata ed ex consigliera grillina Alessandra Bonaccorsi ne era a conoscenza). Davanti ai pm coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, che lo hanno interrogato la scorsa settimana, Romeo ha sostenuto di averlo fatto «per affetto». Ma perché proprio all’indomani dell’invito a comparire a Raggi? C’è chi liquida tutto come un’ossessione e chi sospetta una manovra per metterla in difficoltà. A complicare il quadro spunta la cassetta di sicurezza di Romeo svuotata il primo giorno utile dopo l’arresto di Marra. «C’erano gioielli di famiglia dell’amica a cui ho affidato le chiavi», ha detto Romeo. Ma pure in questo caso la tempistica colpisce i magistrati.

Intanto emergono nuovi particolari dell’interrogatorio di Scarpellini di mercoledì scorso. Dagli atti d’indagine della procura saltano fuori imprenditori e partiti che dall’immobiliarista hanno ottenuto l’uso gratuito di immobili. Scarpellini ha fornito una lista, dove compare la sede di Ala di Denis Verdini. Il senatore, ex coordinatore di Forza Italia, ha ottenuto fino al 2 agosto prossimo l’uso, a titolo gratuito, della sede in via Poli 25. Tra gli immobili concessi in comodato c’è anche la sede dei cristiano popolari dell’ex ministro Mario Baccini. Stando ai documenti, invece, il Pd paga un affitto di 569.324,01 euro a Scarpellini per la sede di Largo del Nazareno 25. Il contratto scade il 30 giugno 2019.

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