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4/5 Dal 2012 pensioni contributive invece del vitalizio

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    LE RIFORME

    Vitalizi, le proposte per cambiare le pensioni degli ex onorevoli

    Quella presentata il 27 febbraio dal M5S è solo l'ultima delle proposte in campo per riformare (o abolire) l'istituto del vitalizio per gli ex parlamentari. All'attenzione della commissione Affari costituzionali della Camera ci sono già una decina di proposte all'esame. Vediamo le principali caratteristiche dei principali ddl e degli attuali criteri per maturare gli assegni di quiescenza

    4/5 Dal 2012 pensioni contributive invece del vitalizio

    Lo scontro politico che è tornato ad accendersi sulla riforma dei vitalizi conferma la delicatezza del tema, utile come bandiera sia del populismo che della “buona politica”. La priorità che potrebbe influenzare la durata della XVII legislatura sconta un equivoco di fondo perché il termine “vitalizio” è scorretto: a partire dal 2012, la rendita vitalizia concessa agli onorevoli al termine del mandato parlamentare e dopo il superamento di una certa soglia d'età è stata abolita e sostituita da una pensione calcolata con il metodo contributivo, basata cioè esclusivamente sui contributi versati (mediamente molto inferiore agli assegni pre-riforma). Ad alimentare la “dote” per la pensione sono quindi i contributi versati mensilmente dai parlamentari al loro Fondo pensioni, cui si somma un contributo versato direttamente da Camera e Senato per ciascun eletto.

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