L’idea è semplice. Utilizzare l’energia solare concentrata impiegando la sabbia come mezzo di accumulo. Energia termica da radiazione solare convogliata attraverso un sistema di specchi che viene poi gradualmente rilasciata. È il principio brevettato dal Gruppo Magaldi: un sistema chiamato Stem (Solare termodinamico Magaldi) che sta avendo successo in Italia e nel mondo. L’azienda salernitana, con oltre 100 anni di storia già leader nella ricerca e produzione di impianti industriali per la movimentazione di materiale ad alta temperatura, scommette sull’innovazione e attira “cervelli” dall’estero. Oltre 40 milioni fatturati nel 2016, 190 dipendenti di cui la metà ingegneri, investe almeno l’8% l’anno in Ricerca e sviluppo, con due ingegneri giapponesi che lavorano oggi a Salerno e un team di ingegneri indiani e statunitensi operativi nell’area R&S dell’azienda. Un caso raro in Italia.
«Scommettiamo sui giovani, sui brevetti, investiamo sull’innovazione che per noi è vitale, stiamo assumendo ingegneri, ne servono altri 10 nei prossimi mesi», spiega Letizia Magaldi, consigliere di amministrazione del Gruppo e figlia del fondatore Mario. Una multinazionale tascabile, di famiglia, che opera nel mondo tramite 4 società controllate in Australia, Germania, India e Stati Uniti e su cui ora si stanno concentrando le attenzioni di fondi esteri. «L’azienda è molto internazionalizzata e di nicchia – continua la Magaldi – il nostro vantaggio competitivo è tutto sull’innovazione, sulla capacità di studiare soluzioni ad hoc per i clienti, altri 5 brevetti sono appena stati depositati». L’azienda in totale detiene 50 brevetti, alcuni depositati a loro volta in vari paesi nel mondo con un totale di 200 brevetti registrati.
Sul sistema Stem ha già investito A2A che lo utilizza all’interno del polo energetico integrato a San Filippo del Mela in provincia di Messina inaugurato lo scorso giugno. La muliutility italiana guidata da Luca Valerio Camerano ha siglato inoltre una lettera d’intenti per l’acquisto di nuovi moduli da installare in altri siti industriali del gruppo. In particolare, l’intesa tra A2A e Magaldi indica il campo d’azione soprattutto nello sviluppo di progetti basati sul brevetto Solar thermo electric Magaldi (Stem). Una collaborazione scientifica e tecnologica di durata triennale, che punta a progettare e realizzare impianti presso siti produttivi di A2A. «Il sistema – aggiunge Magaldi - consente inoltre produzione di energia anche di notte ed è ecosostenibile perché i sistema impiega materiali compatibili con l’ambiente».
Un pezzo di Sud competitivo. Che va sostenuto. «Alcune misure varate dal Governo, come il patent box sono state di grande aiuto, la strada maestra è quella» precisa la Magaldi ricordando tra le altre misure in campo: il credito di imposta su R&S pari al 50% delle spese. Ma anche il credito d’imposta Pon per il Sud destinato a macchinari e impianti tecnologicamente avanzati e l’iper ammortamento che consente un incremento al 250% del costo del cespite ai fini del calcolo delle quote di ammortamento, destinato ai macchinari anche per la riduzione dell’impatto ambientale.
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