«L’Italia ha potenzialità incredibili e tradizioni impressionanti, bisogna vedere le potenzialità oltre che le criticità e non appiattirsi sul presente, serve una politica economica all’altezza di un grande Paese come il nostro». Lo ha ribadito il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che stamattina, al Quirinale, è intervenuto alla cerimonia di premiazione del Comitato Leonardo. nell’ambito della Giornata Qualità Italia. «Dobbiamo cercare di andare in una direzione comune, verso una società convergente, con un ceto responsabile del Paese, coerente ed esemplare, che punti a un piano economico di medio termine che lo renda competitivo. Un progetto a cui dobbiamo collaborare tutti operando con rapidità, responsabilità e rispetto dei ruoli». E ha ribadito che «la crescita è l'elemento determinante per combattere diseguaglianze e povertà».
L’Italia conquisti nuova centralità nella competitività
«I tanti fenomeni nuovi, ancora in parte inesplorati e sconosciuti, che si affacciano nello scenario interno e internazionale, non contengono solo minacce, ma possono rappresentare grandi opportunità che dobbiamo saper cogliere, accogliere, metabolizzare e trasformare, in un nuovo slancio, in una nuova ripartenza, in un nuovo miracolo italiano che è nelle nostre corde e alla nostra portata», ha detto il presidente di Confindustria. «Dobbiamo essere capaci - ha aggiunto Boccia - di mantenere i cervelli del nostro Paese e saper attrarne all’estero; dobbiamo conquistare una nuova centralità nella progettazione e nella capacità di anticipazione, dobbiamo cercare di andare in una direzione comune, verso una società convergente, con un ceto responsabile del Paese, coerente ed esemplare, che punti a un piano economico di medio termine che lo renda competitivo. Un progetto a cui dobbiamo collaborare tutti operando con rapidità, responsabilità e rispetto dei ruoli».
Cogliere le grandi opportunità e trasformarle in un nuovo slancio
«I tanti fenomeni nuovi - ancora in parte inesplorati e sconosciuti - che si affacciano nello scenario interno e internazionale - ha dichiarato il presidente di Confindustria - non contengono solo minacce, ma possono rappresentare grandi opportunità che dobbiamo saper cogliere, accogliere, metabolizzare e trasformare in un nuovo slancio, in una nuova ripartenza, in un nuovo miracolo italiano che è nelle nostre corde e alla nostra portata». Il presidente degli industriali italiani ha sottolineato che dobbiamo «essere capaci di mantenere i cervelli del nostro Paese e saper attrarne dall’estero; dobbiamo conquistare una nuova centralità nella progettazione e nella capacità di anticipazione, dobbiamo cercare di andare in una direzione comune, verso una società convergente, con un ceto responsabile del Paese, coerente ed esemplare, che punti a un piano economico di medio termine che lo renda competitivo. Un progetto a cui dobbiamo collaborare tutti operando con rapidità, responsabilità e rispetto dei ruoli». (N.Co.)
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