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Cipe, arrivano 800 milioni per la riqualificazione delle periferie

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infrastrutture

Cipe, arrivano 800 milioni per la riqualificazione delle periferie

Arrivano dal Cipe, nella seduta di venerdì 3 marzo, gli attesi 800 milioni di euro di finanziamenti (da fondi Fsc) per “arricchire” la dotazione del Piano nazionale periferie 2016 (che aveva già 500 milioni). Approvati anche i progetti definitivi del primo tratto della ferrovia ad alta capacità Brennero-Verona (il lotto Fortezza-Ponte Gardena da 1,5 miliardi di euro), di un lotto della E45 Grosseto-Siena da 107 milioni e un lotto della metropolitana di Torino da 124 milioni. In tutto via libera a progetti infrastrutturali per 1.737 milioni di euro, opere che dovrebbero andare in gara d’appalto tra la fine di quest'anno e l’inizio del 2018.

Pessime notizie nelle settimane scorse, invece, per il 3° megalotto della statale 106 Ionica Sibari-Roseto Capo Spulico da 1.165 milioni di euro, dato per approvato (nel progetto definitivo) dal Cipe del 10 agosto scorso e che invece è tornato a zero dopo le pesanti prescrizioni per motivi ambientali del Consiglio superiore dei Lavori pubblici e della Commissione Via, che hanno costretto il Mit a ritirare la delibera sul primo stralcio da 276 milioni e rinunciare all’approvazione del secondo da 842, riavviando una profonda riprogettazione dell’opera.

Ma torniamo al Cipe del 3 marzo. Il Comitato interministeriale, presieduto dal premier Paolo Gentiloni, ha assegnato 798,17 milioni di euro di risorse FSC 2014-2020 al “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie”, di cui all’articolo 1, comma 978, della legge n. 208/2015. Le risorse sono ripartite per 603,90 milioni di euro in favore delle città e dei comuni del Mezzogiorno e per 194,27 milioni di euro in favore delle città e dei comuni del Centro Nord. I primi 500 milioni per i piani periferie erano disponibili già in base alla legge di Stabilità 2016, e i protocolli di intesa tra il governo e i 24 Comuni capoluoghi di provincia primi in graduatoria saranno firmati lunedì 6 a Palazzo Chigi. Per questi ulteriori 800 milioni stanziati dal Cipe, invece, bisognerà aspettare la formalizzazione della delibera, la registrazione da parte della Corte dei Conti e poi la pubblicazione in Gazzetta, circa 4-5 mesi in base alla media. Quindi i fondi saranno assegnati “a scalare” sempre dalla graduatoria del bando 2016, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 4 del 5 gennaio scorso.

Il Cipe ha poi approvato il progetto definitivo (con prescrizioni e raccomandazioni), del 1° lotto «Fortezza-Ponte Gardena» del quadruplicamento della linea ferroviaria Fortezza-Verona, potenziamento necessario per intercettare i magiori traffici merci sulla direttrice Verona-Innsbruck-Monaco dopo la realizzazione della nuova linea del Brennero (in costruzione, il completamento è previsto per il 2025). Si tratta di un lotto da 25 km più interconnessioni alla linea storica, per un costo di 1,5 miliardi di euro. Il progetto preliminare era stato approvato con delibera CIPE n. 82/2010. I soldi ci sono: copertura finanziaria è assicurata dell'intervento in questione, garantita da: 1.450 mln a valere sulle risorse autorizzate dall'art. 1, comma 86, della legge n. 266/2005 (legge finanziaria 2006) come rifinanziata dalla legge n. 208/2015 (legge di stabilità 2016); 14 milioni di altre risorse statali e infine altri 14 milioni su risorse Ue Ten 2007-2013.

Il Cipe ha poi ha approvato, con prescrizioni, il progetto definitivo dell’intervento stradale “Itinerario E78 SGC Grosseto-Fano, Tratto Grosseto-Siena, lotto 4, adeguamento a quattro corsie del tratto per circa 3 km, del costo complessivo di circa 106,8 milioni di euro finanziato sulle risorse del Contratto di programma Anas 2015.

Il terzo progetto infrastrutturale approvato (sempre con prescrizioni) è il progetto definitivo della metropolitana leggera automatica di Torino, tratta Collegno - Cascine Vica, 1° lotto funzionale Fermi-Collegno centro, della lunghezza di circa 1,7 km, con 2 stazioni, il cui costo complessivo è di 123,7 milioni di euro, anch'esso interamente finanziato.

Tra le decisioni più importanti anche l’approvazione del Programma complementare (Pac 2014-2020) della Campania, che sblocca finanziamenti statali per 720 milioni di euro per progetti regionali “a sostegno” del Por europeo con fondi strutturali (Fesr e Fse) ma senza essere vincolato, come invece è il Por, alle scadenze auropee (spesa finale al 100% entro il 31/12/2023).

Il Cipe ha inoltre assegnato alla Regione Campania 591 milioni da fondi Fsc, dalla nuova dotazione della legge di Bilancio 2017, reintegrando una equivalente dotazione stanziata dallo Stato con il Patto per il Sud della stessa Campania, che la Regione ha però utilizzato (in accordo con il governo e in base ai commi 1 e 4 dell'articolo 11 del decreto legge n. 193/2016, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 225/2016 ) per ripianare i debiti del sistema di trasporto regionale su ferro.

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