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Pd, si allarga lo scandalo tessere false

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Pd, si allarga lo scandalo tessere false

  • –Vera Viola

NAPOLI

Lo scandalo tessere nel Pd si allarga. Dopo Napoli, emerge anche un caso Caserta. Mentre arriva la denuncia anche su Mirafiori sud dove sarebbero triplicati gli iscritti rispetto al 2015.

Dieci dirigenti del Pd casertano hanno inoltrato un ricorso alle commissioni di garanzia denunciando «gravi irregolarità». Alle accuse ha replicato il commissario provinciale del Pd Franco Mirabelli: «Spiace che qualcuno stia tentando di infangare il buon lavoro fatto . Si usa l’argomento del tesseramento solo per fare battaglia politica». Intanto, a Napoli, la tensione sale. Ieri il commissario del Pd di Miano, Graziella Pagano, ha annullato 100 tessere e annunciato altri controlli.

Nell’ultimo giorno del tesseramento precongressuale sono emerse gravi irregolarità: numerose preiscrizioni presentate al circolo di Miano, pagate da una sola persona, Michel Di Prisco, già coinvolto in una analoga vicenda nel 2011, sebbene non iscritto al Pd; cingalesi e persone “sospette” di essere vicine al clan Contini, egemone nel centro storico, che si sarebbero pretesserate a San Carlo Arena. E ancora, tessere on line, a Castellammare di Stabia, pagate da un’unica persona, un politico locale. Oltre 300 tessere sono state sospese mentre da Roma è stato inviato Emanuele Fiano con il compito di fare pulizia.

Ieri si è riunita la direzione del Pd metropolitano per discutere dell’«istituzione della commissione provinciale per il congresso» e dello scandalo legato al tesseramento irregolare. Al termine il responsabile organizzativo, Gianfranco Wurzburger ha chiarito: «Il Pd metropolitano di Napoli sta valutando se mandare alla Procura gli elenchi degli iscritti del tesseramento». Inoltre, ha annunciato che «l’ufficio organizzazione nazionale sta esaminando le adesioni sulla piattaforma online. Poi ci saranno i provvedimenti: se, ad esempio, le tessere online di Castellammare risulteranno effettivamente pagate con la stessa carta, le annulleremo». E ancora: «Se il soggetto che ha pagato le tessere è iscritto al Pd ci saranno provvedimenti disciplinari».

Sul tema è intervenuto il ministro della giustizia Andrea Orlando. «Se in alcune realtà non saranno chiarite le dinamiche del tesseramento, lì non presenterò le liste: non voglio voti che non so da dove vengono», ha detto il candidato alla segreteria dem. Orlando ha anticipato che chiederà «che la commissione per il congresso si riunisca e dia una valutazione».

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