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10/10 Il termovalorizzatore di Terni al centro delle polemiche

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    osservatorio nimby

    Sindrome Nimby, ecco le 10 principali opere bloccate in Italia

    Sono 342 i casi di opere bloccate o in ritardo a causa di ricorsi e proteste locali censite dall'ultimo Osservatorio Nimby Forum in Italia. Si va dai maxi progetti come l'alta velocità Torino-Lione, in Piemonte, e il gasdotto Trans adriatic pipeline (Tap), in Puglia, a elettrodotti come quello tra Svizzera e Italia nel Verbano-Cusio-Ossola o quello in Friuli. Ma l'elenco comprende anche i progetti di sondaggio e estrazione di idrocarburi di Ombrina Mare, in Abruzzo, o di Monte Cavallo, tra Campania e Basilicata. Una mappa che non fa distinzione tra Nord, Centro e Sud Italia e che, come spesso è accaduto in passato, rischia di tradursi nella perdita di ingenti investimenti con le multinazionali coinvolte che alzano bandiera bianca e spostano altrove le loro risorse, lasciando sul terreno, in Italia, oltre che i piani di sviluppo anche centinaia di posti di lavoro sfumati. Come è accaduto a Brindisi con British Gas, in Sicilia con Shell e Erg a Priolo o ancora a Trieste con il rigassificatore della spagnola Gas Natural

    10/10 Il termovalorizzatore di Terni al centro delle polemiche

    E' stata rilasciata lo scorso 22 marzo l'autorizzazione integrata ambientale (Aia) per Terni biomassa Srl, dopo 2 anni e mezzo dalla richiesta iniziale. L'impianto di co-incenerimento di rifiuti non pericolosi di Maratta, di proprietà della Tozzi Holding di Ravenna (ereditato dalla Printer, ndr), tratta biomassa e scarti da cartiera con capacità superiore a 3 Mg all'ora. Il rilascio dell'Aia tiene conto di una serie di nulla osta che vanno dagli aspetti edilizi fino a alle procedure antincendio e quelle per lo scarico di acque reflue, passando anche per l'inquinamento acustico. Il provvedimento ha effetto per dieci anni, ma potrà subire revisioni a seguito dell'eventuale studio epidemiologico da parte del distretto sanitario. Tra le motivazioni favorevoli, la sinergia con il comparto agricolo, mentre quelle contrarie vertono su danni ambientali, rischi per la salute e il timore che l'impianto possa essere autorizzato a bruciare rifiuti provenienti da Roma.
    (Francesca Mencarelli)

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