2/10 L'elettrodotto frenato tra Udine e Redipuglia
Nuovi ricorsi – da parte di sette comuni – potrebbero rallentare ancora la realizzazione dell'elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia. Sette mesi di tempo perché i giudici del Tar del Lazio decidano in merito ai ricorsi dei sindaci che avrebbero voluto, invece, una nuova sospensiva dei lavori. Terna ha ricevuto lo scorso 14 febbraio l'autorizzazione ministeriale in base alla quale la società è tenuta a riprendere le attività per concludere la realizzazione dell'elettrodotto. Le ditte coinvolte nei cantieri stanno realizzando il piano dei lavori previsto dal cronoprogramma già comunicato alle istituzioni competenti – cioè Ministero dell'Ambiente, Regione e Arpa Fvg, Province, Autorità di Bacino e Comuni coinvolti. Si tratta di un investimento di 110 milioni di euro con il coinvolgimento di 340 lavoratori e 10 imprese affidatarie (più le subappaltatrici). I benefici attesi includono maggiore qualità, sicurezza ed efficienza della rete con un risparmio per il sistema elettrico italiano di oltre 60 milioni di euro l'anno, in buona parte eliminando i “colli di bottiglia” che gravano sulla rete elettrica in Regione, consentendo alle centrali di Torviscosa e Monfalcone di immettere sulla rete ulteriori 600 MW di capacità produttiva. L'opera è già stata realizzata per circa l'80%. Al momento del blocco delle attività, a fine luglio 2015, risultavano realizzati 125 fondazioni e 118 sostegni (completamente o parzialmente) su 136 ed era stata effettuata la tesatura di circa 16 km di conduttori.
(Barbara Ganz)
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