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6/10 L'elettrodotto tra Svizzera e Italia frenato dalle proteste

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    osservatorio nimby

    Sindrome Nimby, ecco le 10 principali opere bloccate in Italia

    Sono 342 i casi di opere bloccate o in ritardo a causa di ricorsi e proteste locali censite dall'ultimo Osservatorio Nimby Forum in Italia. Si va dai maxi progetti come l'alta velocità Torino-Lione, in Piemonte, e il gasdotto Trans adriatic pipeline (Tap), in Puglia, a elettrodotti come quello tra Svizzera e Italia nel Verbano-Cusio-Ossola o quello in Friuli. Ma l'elenco comprende anche i progetti di sondaggio e estrazione di idrocarburi di Ombrina Mare, in Abruzzo, o di Monte Cavallo, tra Campania e Basilicata. Una mappa che non fa distinzione tra Nord, Centro e Sud Italia e che, come spesso è accaduto in passato, rischia di tradursi nella perdita di ingenti investimenti con le multinazionali coinvolte che alzano bandiera bianca e spostano altrove le loro risorse, lasciando sul terreno, in Italia, oltre che i piani di sviluppo anche centinaia di posti di lavoro sfumati. Come è accaduto a Brindisi con British Gas, in Sicilia con Shell e Erg a Priolo o ancora a Trieste con il rigassificatore della spagnola Gas Natural

    6/10 L'elettrodotto tra Svizzera e Italia frenato dalle proteste

    Coinvolge oltre 50 comuni tra le province di Milano, Novara e il Verbano-Cusio-Ossola. Si tratta del progetto di razionalizzazione della rete di alta tensione nella Val Formazza e dell'Interconnector Italia-Svizzera in capo a Terna. Prevede la costruzione di 226 chilometri di elettrodotti, in parte aerei in parte interrati, con la contestuale demolizione di 176 chilometri di linea elettrica esistente. L'obiettivo è la maggiore affidabilità del sistema elettrico a livello regionale e l'incremento della capacità di trasporto al confine Italia-Svizzera. Il progetto, che vale circa un miliardo, si trova in fase di valutazione presso la Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale ed è in attesa della convocazione delle conferenze dei servizi regionali. Il collegamento, lungo 180 km per il lato italiano, prevede per il 65% del suo sviluppo di riutilizzare il tracciato di un elettrodotto esistente tra le attuali stazioni elettriche di Baggio e di Pallanzeno. Tra le associazioni più attive sul fronte contrario all'opera c'è il Forum ''Salviamo il paesaggio Valdossola''.
    (Filomena Greco)

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