9/10 La Sardegna: no a rinnovabili e gas a kmi zero, meglio importare carbone e petrolio
La Regione Sardegna non vuole usare il suo metano e ostacola le fonti rinnovabili di energia come la centrale termodinamica progettata a Gonnosfanadiga: preferisce continuare a importare prodotti petroliferi e carbone, oppure preferisce quello stesso metano liquido da rigassificare che i comitati nimby del resto d'Italia contestano. La società petrolifera cagliaritana Saras sospetta che sotto la piana di Arborea (Oristano) ci sia un grande giacimento di gas: per la prima volta la Sardegna avrebbe avuto metano, cioè il combustibile a minore impatto ambientale, e per di più metano di produzione locale. Ma i comitati nimby, la Regione e il Tar Sardegna hanno impedito perfino che venisse perforato un pozzo di sondaggio per capire il sottosuolo, non diverso dalle perforazioni che si fanno alla ricerca di falde di acqua per irrigare. Niente da fare, con la scusa di tutelare l'ambiente quel giacimento non sarà sfruttato e si continuerà a importare energia con le navi cariche di petrolio o di gas. I comitati nimby dicono no alle fonti fossili, dicono vogliamo l'energia rinnovabile ma solo a parole: i comitati nimby della Sardegna hanno paralizzato anche i progetti di energia rinnovabile.
(Jacopo Giliberto)
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