Echi di mondi lontani, richiami all’arte e all’artigianato tribale, materiali naturali, grezzi o poco rifiniti: sono diversi gli influssi che il design contemporaneo ha assorbito da culture alternative a quella industrializzata e occidentale. Influssi sempre vitali, dove colore e materia, decorazione, forza delle linee e speciali abilità esecutive sono fonte di ispirazione per alcune tra le nuove proposte di arredi domestici in vetrina per il Salone.
Ethimo, azienda di mobili per l’outdoor, ha scelto il designer Mattia Albicini per la nuova collezione Agave, ispirata alla pianta succulenta di origine centroamericana.
Le sedute e i tavoli della collezione Agave vogliono, infatti, riprodurre la forma leggermente incavata della foglia, che consente all’acqua di scivolare: per questo sono caratterizzati da una sottile linea centrale che attraversa gli schienali, i sedili, i piani dei tavoli realizzati in teak massello. La pregiata lavorazione artigianale a cui è sottoposto il legno di teak rende perfettamente la sensazione setosa, propria della superficie delle foglie della pianta, di cui riesce a riprodurre anche i profili sottili e le linee morbide.
La forza e la bellezza ruvida dei materiali naturali sono al centro della nuova collezione Inventory di CC-Tapis, concepita dall’estrosa designer inglese Fay Toogood: i dieci modelli, che interpretano in chiave minimalista le influenze delle manifatture etniche, sono realizzati interamente a mano in Nepal, usando lana e seta sostenibili e combinando tessitura e annodamento a mano. In particolare, Rope e Quilt sono caratterizzati da sinuose spirali applicate ai tappeti secondo linee irregolari e fantasiose, che li trasformano in bassorilievi tessili dal carattere arcaico e naif.
Esotico e naturale è anche il carattere della sedia InOut 865 di Gervasoni, un progetto di Paola Navone, la designer che meglio ha saputo reinventare e interpretare l’originalità estetica e formale di culture e mondi lontani. Lo ha fatto anche in questa semplice sedia, da ambientare sia all’aperto che indoor, di cui ha connotato la struttura lineare in teak invecchiato con una rete in pvc a maglie larghe e irregolari per schienale e seduta. Un arredo dal carattere spontaneo ed essenziale, quasi fosse il prodotto di un novello Robinson.
Lo spirito lieve dell’esotismo, con il suo fantasioso ricorso al colore e ai richiami alla natura, è sempre stato fonte di ispirazione per Tord Boontje, designer olandese che prosegue la sua già significativa collaborazione con Moroso presentando la nuova collezione di panche imbottite Meadow. Tre sono le forme disponibili per questa nuova serie di arredi, che trovano difficile collocazione tra le tipologie di mobili tradizionali: la seduta infatti, dal profilo sinuoso e irregolare, vuole riprodurre la forma di una radura naturale; il rivestimento è con tessuto a fiori colorati su fondo bianco e le gambe sono costituite da tre sfere sovrapposte, in legno o in acrilico opaco, quasi fossero perline che lasciano intravvedere la struttura colorata che, come un filo, le sostiene. Il senso di libertà e naturalezza trasmesso da queste sedute è accentuato dall’assenza dello schienale, sostituito da cuscini volanti, da posizionare liberamente.
Tra le culture lontane che maggiormente hanno affascinato e ispirato il design occidentale c’è quella giapponese, che ancora oggi non perde di fascino per le nuove generazioni di designer: tra essi anche Matteo Zorzenoni, che per la nuova collezione A Colorful Story con cui Novamobili festeggia il cinquantesimo anno di attività, presenta alcuni progetti che rivelano a chiare lettere l’influenza della cultura giapponese. Tra essi spicca il tavolo Torii, il cui nome deriva da un vocabolo nipponico che indica il portale d’accesso a un tempio o a un’area sacra. Per il suo tavolo Zorzenoni si è ispirato alle architetture dei portali tradizionali disegnando per la base una pregevole struttura in legno ad incastri, su cui poggia un raffinato piano rettangolare in marmo grigio Oriente dagli angoli stondati.
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