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Dossier Marcel Wanders: «Noi designer siamo ingegneri travestiti da maghi»

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Dossier | N. 46 articoliSalone del Mobile 2017

Marcel Wanders: «Noi designer siamo ingegneri travestiti da maghi»

Marcel Wanders
Marcel Wanders

Si sente un ingegnere travestito da mago, almeno agli occhi del pubblico, Marcel Wanders, designer olandese, classe 1963, co-fondatore e art director del marchio olandese Mooi. Lo spiega davanti a un cappuccino mentre si trova al Salone del Mobile e, più precisamente, nello stand di Fiam, azienda specializzata nella lavorazione del vetro con cui Wanders ha realizzato una collezione di specchi.

Lollipop, Fiam by Marcel Wanders

Pop e Lollipop, questi i nomi dei prodotti, rappresentano un connubio tra artigianato, tecniche di lavorazione del vetro e creatività. Pop, progettato in tre versioni, complice un motivo curvilineo e un particolare trattamento che rende quasi morbida la superficie in vetro, restituisce a chi si specchia un’immagine distorta.
Lollipop, invece, ha le fattezze dello specchio a mano, ma in versione esagerata: è alto quasi due metri. Prodotti ricchi di poesia e tecnologia: «Le persone amano leggere la poesia e la magia nei prodotti che vedono e acquistano, non la tecnologia. Eppure quest’ultima è uno strumento fondamentale per rendere reali alcuni oggetti», spiega il designer.

Pop, Fiam by Marcel Wanders

Quello con Fiam è stato un incontro costruttivo: «Abbiamo voluto trovare un modo per integrare, in un unico prodotto, il know how e l’heritage dell’azienda, ma anche una creatività che fosse molto contemporanea. Abbiamo voluto rendere il vetro più fluido, dandogli la forma di uno specchio insolito, nel quale l’immagine risulta deformata. E, contemporaneamente, abbiamo sperimentato nuove lavorazioni del vetro e inventato qualcosa».

Se il focus di questa collaborazione è stato il vetro, Wanders ama misurarsi con ben altre sfide: «La materia con cui mi piace lavorare? La materia grigia. Tutti i materiali del mondo, tutti i nostri prodotti hanno lo scopo di stimolare la mente o toccare il cuore delle persone. Altrimenti il design non avrebbe senso».

Wanders non è nuovo alla collaborazione con aziende italiane: ha lavorato con Poliform, Moroso, Flos, Cappellini, Alessi, Magis e solo per citarne alcune. «In Italia c'è grande rispetto per il design, l'arte, per la cura del dettaglio. Quando lavoro con un'azienda italiana ho di fronte un interlocutore che capisce tutte le mie osservazioni».

La collaborazione con Fiam continuerà – «Cosa facciamo l'anno prossimo? Un tavolo? E tavolo sia!», scherza – ma al momento Wanders, titolare dell'omonimo studio ad Amsterdam, è concentrato su progetti diversi: «Stiamo lavorando su due hotel: un Mondrian a Doha, che aprirà a breve, e uno a Maillorca. Con la start up O2Today, della quale sono co-fondatore, abbiamo lanciato, per ora online, una linea di mascherine anti inquinamento realizzate con materiali organici, grazie a una tecnologia neozelandese. È progetto incredibilmente innovativo e importante: tre milioni di persone ogni anno muoiono per l'inquinamento atmosferico».

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